Dolore cronico. Identificate nuove molecole non oppioidi con effetti antidolorifici

Un team di ricercatori dell’Università della California ha identificato un nuovo gruppo di molecole non oppioidi in grado di alleviare il dolore senza indurre sedazione.

Le molecole identificate sono agonisti del recettore adrenergico α2A che, una volta attivato, ha effetti antidolorifici. È lo stesso preso su cui agiscono farmaci come dexmedetomidina e clonidina, due potenti sedativi che vengono comunemente somministrati ai pazienti ospedalieri che devono sottoporsi a interventi chirurgici o alla ventilazione meccanica. I nuovi candidati, a differenza di questi due farmaci, non hanno tuttavia effetti sedativi.

“Abbiamo dimostrato che è possibile separare gli effetti analgesici e sedativi correlati a questo recettore – ha spiegato Brian Shoichet, coautore dello studio e professore presso la School of Pharmacy -. Questo lo rende un obiettivo molto promettente per lo sviluppo di farmaci”.

I ricercatori hanno analizzato un database di 300 milioni di molecole per identificare quelle che avevano le dimensioni giuste per interagire con il recettore α2A e che non erano chimicamente correlate a nessun farmaco esistente. Sulle migliaia di molecole selezionate inizialmente hanno utilizzato una metodica chiamata docking computazionale per individuare la potenziali migliori soluzioni.

In questo modo hanno ristretto la selezione a 48 candidati, che hanno poi testato su cellule umane e di topo, scoprendone sei che avevano maggiori probabilità di attivare il recettore. Queste sono state testate in tre diversi tipi di modelli murini per il dolore cronico e acuto.

Tutte erano in grado di alleviare il dolore senza produrre gli effetti sedativi osservati con altri farmaci appartenenti alla loro stessa classe, anche a dosi molto più elevate di quelle necessarie per avere effetti antalgici. Due molecole in particolare, denominate per ora ‘9087 e PS75, si erano dimostrate antidolorifici particolarmente efficaci senza sedazione.

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