
EMA interviene sui rischi legati ai fluorochinoloni: limitare le prescrizioni inappropriate
Hanno preoccupato molto le dichiarazioni di alcuni pazienti nel corso di una nota trasmissione, rispetto agli effetti collaterali di alcuni antibiotici.
Alcuni medici di base , come si evince dalle dichiarazioni dei pazienti intervistati in una nota trasmissione televisiva, li hanno prescritti anche per comuni infezioni come la Cistite. Altri per Polmonite o Salmonella.
Problemi indicati espressamente come possibili effetti collaterali, ma che nonostante tutto non hanno frenato il numero di prescrizioni da parte di tanti medici.
Di recente l’Agenzia Europea del Farmaco Europea (EMA) e l’Aifa, hanno acceso i riflettori proprio in merito alle prescrizioni di antibiotici ed espresso indicazioni precise proprio in merito ai fluorochinoloni.
Abbiamo intervistato Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi, Sant’Ambrogio, e professore all’Università degli Studi di Milano.
1) Professore, si tratta d un monito preciso da parte delle Agenzie regolatorie, stop ad un uso indiscriminato di antibiotici soprattutto se si tratta di fluorochinoloni.
Quando è opportuno utilizzare gli antibiotici e quando questa categoria specifica?
Questi enti hanno segnalato che gli antibiotici fluorochinoloni continuano a essere prescritti al di fuori degli usi raccomandati. Le due agenzie, inoltre, hanno raccomandato di prescrivere questi farmaci, solo dopo un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi sul singolo paziente. Un uso improprio degli antibiotici, in particolare di questi, può comportare reazioni avverse gravi.
I fluorochinoloni sono una classe di antibiotici (ciprofloxacina, delafloxacina, levofloxacina, lomefloxacina – moxifloxacina, norfloxacina, ofloxacina, pefloxacina, prulifloxacina, rufloxacina) molto utile per il trattamento di alcune infezioni batteriche, anche molto gravi, come alcuni tipi di polmonite, meningite o encefalite, per cui altre terapie farmacologiche non sono sufficientemente efficaci. Ad oggi vi è un uso generalizzato degli antibiotici senza una valutazione accurata in termini di scelta e di opportunità. In particolare, si è osservato un uso ripetuto dei fluorochinoloni, a cui si ricorre spesso per motivi non particolarmente rilevanti. Questo può portare l’individuo a sviluppare una resistenza agli antibiotici.
2) Quali sono i rischi per i pazienti che utilizzano questi farmaci?
Gli effetti collaterali scaturiti dall’impiego smisurato e poco accorto di fluorochinoloni si sono rivelati spesso di grave entità, come tendinopatie, neuropatie periferiche, disturbi del Sistema nervoso centrale, depressione, ansia, vertigini e addirittura rotture del tendine di Achille. Sono molteplici i principi attivi, come ciprofloxacina, delafloxacina, levofloxacinae che appartengono a questa classe di antibiotici, per cui bisogna fare molta attenzione a non essere superficiali. Questa classe di antibiotici può essere somministrata, una volta escluse tutte scelte terapeutiche alternative e solo se strettamente necessario.
3) Crede che la disinformazione e quindi la raccomandazione riguardi solo i pazienti o anche alcuni medici dalla ‘prescrizione poco oculata’?
Sicuramente è necessaria una maggiore informazione rivolta a tutta la popolazione, ma ancora oggi vediamo colleghi che hanno la penna pesante nella prescrizione degli antibiotici.
E’ stimato che circa il 40% delle prescrizioni di antibiotici per infezioni respiratorie non è giustificata.
4) In merito al Covid, è ancora in circolazione? È ancora opportuno vaccinarsi?
“In questa fase- dichiara Pregliasco– l’infezione da COVID-19, non rappresenta un’emergenza sanitaria ma il virus rimarrà tra noi per anni con andamenti ondulanti legati all’insorgenza di nuove varianti, ma pensiamo che salvo l’arrivo, peraltro poco probabile, di varianti particolarmente aggressive, avrà un andamento come quello delle onde di uno stagno.
Se è vero che la maggior parte dei casi ormai non sono preoccupanti, ancora oggi soggetti anziani o con comorbilità rilevanti, subiscono effetti pesanti e anche decessi determinati da questo virus.
È importante quindi mantenere alta l’attenzione e prevedere, per lo stesso target di soggetti per i quali è da anni raccomandata la vaccinazione antinfluenzale, anche un richiamo vaccinale annuale, così come è opportuno che venga eseguito anche dal personale sanitario. Per soggetti particolarmente vulnerabili anche con un intervallo di sei mesi.
5) Ci sono novità per l’autunno?
Dopo l’estate sarà disponibile un vaccino monovalente aggiornato per la variante XBB di Omicron attualmente prevalente per massimizzare l’efficacia protettiva.
Christian Petrelli