
Esami diagnostici in farmacia. Schillaci rassicura: “Saranno garantiti gli stessi standard dei laboratori”
“Nella mia agenda c’è la messa a punto di un regolamento che garantisca gli stessi alti standard che i laboratori hanno sempre assicurato. Con il Covid, i cittadini hanno iniziato ad apprezzare un servizio, quello delle farmacie, che può anche alleggerire le liste di attesa.
L’importante è che ogni azione che intraprendiamo vada sempre a beneficio dei cittadini, senza interessi di parte”.
È la risposta del ministro della Salute Orazio Schillaci, nel corso di un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano La Stampa, in merito all’approvazione, nella manovra del Governo, di analisi e servizi basilari in farmacia.
Nello specifico il ministro è stato incalzato rispetto agli standard qualitativi che sono sicuramente garantiti dai laboratori.
Dichiarazioni che hanno ricevuto il plauso da parte di Luca Marino, vicepresidente Unindustria sezione sanità, che in una nota pubblicata poco dopo da adnkronos ha commentato:
“Siamo molto grati al ministro Schillaci per le sue parole e soddisfatti che abbia accolto le nostre osservazioni riconoscendo che la medicina di laboratorio debba mantenere degli standard e dei requisiti qualitativi di alto livello”.
“Circa il 70% delle decisioni diagnostiche è basata su un dato di laboratorio – prosegue Marino – pertanto il ministero non può permettere che simili decisioni possano essere prese su referti che non rispondano ai gold standard del settore.
Siamo molto contenti di leggere queste parole del ministro Schillaci e siamo fiduciosi che tutto ciò porterà a normare il settore in maniera adeguata e sempre nell’interesse della salute del cittadino”.
Federfarma ha accolto con particolare favore le dichiarazioni rese dal Ministro Schillaci nella parte in cui evidenzia la necessità di un regolamento che individui elevati standard di qualità e sicurezza per quelle farmacie impegnate nell’esecuzione di servizi sanitari.
“Riteniamo assolutamente imprescindibile il rispetto delle disposizioni in materia di requisiti di qualità e di tutela della riservatezza, per eseguire le attività della “Farmacia dei Servizi” – dichiara il Presidente di Federfarma Marco Cossolo – “e le disposizioni del DDL Semplificazioni si muovono proprio nell’ottica di confermare le migliori pratiche oggi seguite in farmacia in forza di protocolli d’intesa stipulati con il Governo e le Regioni in piena emergenza Covid, il cui rispetto è opportunamente verificato dalle Aziende Sanitarie Locali”.
“Ciò che senz’altro è auspicabile, come ben chiarito dal Ministro Schillaci” – prosegue il Presidente Cossolo – “è che venga adottato un complesso di regole valevole a livello nazionale per tutte le strutture che operano in regime concessorio con il SSN, così evitando la frammentazione di disposizioni regionali che senz’altro non contribuiscono a conseguire l’indispensabile uniformità di adempimenti”.
Pieno apprezzamento anche da parte del presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli.
“L’intervento del Ministro della salute, prof. Orazio Schillaci, sgombra il campo da ogni fraintendimento in merito alla volontà di assicurare elevati standard all’esecuzione dei test diagnostici da parte dei farmacisti di comunità.
Si tratta di una scelta che ha il pieno apprezzamento e il plauso della Federazione degli Ordini dei Farmacisti. Ben vengano tutte le misure volte a garantire la massima qualità e sicurezza delle prestazioni che eroghiamo a favore dei cittadini che ogni giorno a noi si rivolgono per avere risposte alle loro esigenze di salute. La pandemia ci ha insegnato che il Paese ha bisogno di una sanità capace di rispondere sul territorio, in modo rapido ed efficace, ai bisogni della gente con prestazioni tempestive e di alta qualità”.
“Ricordo con orgoglio – prosegue Mandelli – che durante l’emergenza Covid i farmacisti hanno svolto un ruolo decisivo a tutela della salute pubblica confermandosi come un punto di riferimento di prossimità insostituibile per la collettività e per il Servizio Sanitario Nazionale.
Senza farmacisti la prossimità non trova piena concretezza e proprio dai farmacisti si deve partire per progettare, in sinergia con i medici e tutti gli altri operatori sanitari, il nuovo modello organizzativo della salute territoriale.
La Federazione degli Ordini dei Farmacisti, nella sua qualità di ente sussidiario dello Stato, è a disposizione del Ministro, fin d’ora, per individuare gli standard organizzativi e gestionali più adeguati”.