
Esercizio abusivo della professione di farmacista e truffa al Ssn: i Nas denunciano tre persone
Continuano gli accertamenti degli investigatori del Nas sulle piattaforme per il commercio farmaceutico online e sulle truffe ai danni del Sistema sanitario nazionale. Infatti, il Nas di Latina, a seguito di una specifica attività di controllo sull’illecita commercializzazione di prodotti on-line, ha denunciato una persona alla Procura della Repubblica di Ivrea per aver esercitato abusivamente la professione di farmacista.
L’indagato è accusato di aver messo in vendita su un sito internet 1.203 confezioni di farmaci per la terapia della disfunzione erettile, importati dall’estero senza autorizzazione. Ancora, i militari del Nas di Genova, a conclusione di alcuni accertamenti, ha segnalato all’Autorità Giudiziaria il direttore di una farmacia ligure per falso materiale e tentata truffa al Servizio Sanitario Nazionale.
Nello specifico, i militari, attraverso l’escussione del medico prescrittore e del destinatario di una ricetta, hanno appurato che l’indagato, mediante artifizi e raggiri consistenti nella falsificazione di una prescrizione medica, aveva aumentato il numero delle confezioni prescritte di un farmaco distribuito per conto dell’Asl 3 genovese, tentando quindi di ricevere il relativo rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale. I Carabinieri del Nas di Lecce, infine, hanno deferito in stato di libertà la titolare di una farmacia. La donna è accusata di truffa aggravata in danno del Servizio Sanitario Nazionale, falsità materiale ed esercizio abusivo della professione medica.
Nel corso delle indagini i militari hanno accertato che l’indagata, nel periodo compreso tra il 2015 e il 2017, aveva: illecitamente alterato il contenuto di 2.217 ricette mediche, regolarmente prescritte da medici di base, mediante l’aggiunta a penna di ulteriori medicinali; apposto, sulle citate ricette, bollini di confezioni di farmaci mai consegnate. A seguito delle condotte criminali, la donna aveva richiesto ed ottenuto circa 30.000 euro di indebiti rimborsi, erogati dal Servizio Sanitario Nazionale per il commercio fittizio dei prodotti medicinali.