
Farmaci di automedicazione: consumi in forte calo nel 2020
La pandemia di Covid-19 ha avuto un grande impatto sul mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione, registrando una forte flessione delle vendite, la peggiore degli ultimi 15 anni.
Infatti, secondo le elaborazioni di Assosalute, su dati Iqvia, i fatturati, che ammontano a poco più di 2,3 miliardi di euro, si contraggono del -6,6% mentre i consumi, 245 milioni di confezioni, perdono l’8,8% rispetto al 2019. Secondo Assosalute la ragione della contrazione di mercato nel 2020, è da ricercarsi proprio negli effetti della pandemia Covid-19.
Dopo consumi in rialzo nel primo trimestre (+5,5%), con una significativa impennata a marzo (+11,5%) che si spiega con il timore di carenza di farmaci e un più generale fenomeno di accaparramento, i volumi hanno subito, nel resto dell’anno, una pesante flessione.
Una forte contrazione dei consumi (-25,5%) è stata registrata in particolare a dicembre, dovuta soprattutto ai medicinali per la cura delle affezioni dell’apparato respiratorio, la prima classe terapeutica del mercato dei farmaci senza obbligo di ricetta, il cui consumo è crollato quasi del 50% rispetto a dicembre 2019.
Per quanto riguarda i diversi canali di vendita, la farmacia continua a detenere una quota di mercato superiore al 90% a volumi e pari a quasi il 92% a valori. La pandemia però ha dato impulso alla crescita delle catene reali e virtuali di farmacie/parafarmacie e all’incremento delle vendite on line anche di medicinali senza obbligo di prescrizione.
Sebbene, con riferimento al solo mercato dei farmaci senza ricetta – sottolinea il report – il fenomeno registri numeri non paragonabili a quello di altri mercati della salute, con una quota ancora esigua del fatturato del comparto (circa l’1,8%), si evidenzia come l’acquisto via internet di farmaci non prescription nel 2020 mostri una crescita significativa e pari al +136% a volumi e al +145% a valori per un giro d’affari di circa 41,5 milioni di euro.