
Farmaci oppioidi. Negli Usa è allarme decessi per overdose da Fentanyl
Negli USA è allarme Fentanyl. Secondo un’analisi pubblicata sulla rivista scientifica Addiction, la proporzione di decessi per overdose negli Stati Uniti che coinvolgono il Fentanyl è aumentata più di 50 volte dal 2010, passando dallo 0,6% (235 decessi) nel 2010 al 32,3% (34.429 decessi) nel 2021. L’oppioide sintetico cento volte più potente della morfina sta uccidendo 10mila statunitensi al mese ed è diventato la prima causa di morte negli Usa delle persone tra i 18 e i 49 anni.
“Il Fentanyl ha introdotto una crisi di overdose da polisostanze, il che significa che le persone lo stanno mischiando con altre droghe, come gli stimolanti, ma anche con innumerevoli altre sostanze sintetiche. Ciò comporta molti rischi per la salute e nuove sfide per gli operatori sanitari. Abbiamo dati e competenze mediche per trattare i disturbi da uso di oppiacei, ma relativamente poca esperienza con la combinazione di oppiacei e stimolanti, o oppiacei mescolati ad altre droghe. Questo rende difficile stabilizzare dal punto di vista medico le persone in fase di astinenza da polisostanze”, afferma il dottor Joseph Friedman, dell’Università della California, Los Angeles.
L’analisi illustra come la crisi degli oppiacei negli Stati Uniti sia iniziata con un aumento dei decessi da oppiacei prescritti (prima ondata) nei primi anni 2000 e dall’eroina (seconda ondata) nel 2010. Verso il 2013, un aumento dell’overdose da Fentanyl ha segnalato la terza ondata. La quarta ondata, ovvero l’overdose da Fentanyl con stimolanti, è iniziata nel 2015 e continua a crescere.
Il fentanyl è un analgesico ed appartiene alla classe delle fenilpiperidine. Si tratta di un agonista forte del recettore μ, dotato di elevatissima attività oppioide intrinseca. Il fentanyl è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione per via orale, per via inalatoria, per via transdermica e per via parenterale.