Vaccini in farmacia. Si potrà vaccinare senza la supervisione di un medico

Dopo un tira e molla durato diversi mesi, adesso anche in Italia i farmacisti potranno partecipare alla campagna vaccinale anti-Covid. Una necessità dettata dall’emergenza e che servirà a velocizzare le somministrazioni, in un periodo in cui i contagi aumentano, ma il personale sanitario e i vaccini ancora scarseggiano.
I rappresentanti di Federfarma e FOFI hanno accolto con estrema soddisfazione la notizia. La scelta di coinvolgere anche le croci verdi italiane “Rappresenta una vittoria storica per le farmacie italiane. Valorizza la rete delle farmacie e la professionalità dei farmacisti che sono parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale in sinergia con medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari del territorio”.
Assofarm, l’associazione nazionale delle farmacie comunali, parla invece dei notevoli benefici economici alla farmacia territoriale e di importante contributo al sistema sanitario italiano.

Come noto in alcune nazioni europee e in altri stati come negli USA, i farmacisti sono già autorizzati e in alcuni casi possono anche acquistare i vaccini.
Il nuovo DPCM del governo Draghi, oltre a sancire la possibilità di inoculare il vaccino nella farmacie, ha chiarito che la somministrazione potrà avvenire, previa adeguata formazione, anche senza la supervisione di un medico. La formazione sarà a cura dell’Istituto Superiore di Sanità.
Un fatto molto importante quest’ultimo, poiché in molti casi i medici scarseggiano e quelli in pensione o impegnati in altre mansioni, sono tornati “operativi” per sopperire alla carenza di personale sanitario in questo periodo d’emergenza.

Per i rappresentanti di alcune associazioni di categoria, l’unico aspetto ancora poco chiaro riguarda la responsabilità, civile e penale, rispetto ad eventuali eventi avversi. È previsto uno scudo penale insomma?
I diversi casi registrati in tutta Italia a seguito della somministrazione dei vaccini AstraZeneca, preoccupa una parte dei farmacisti.
Dall’altra parte però, ci sono quelli che parlano di responsabilità insite nel ruolo di operatore sanitario, quindi di rischi già contemplati. Gli eventi avversi relativi ad un farmaco consigliato dal farmacista, rientrano già in quest’ambito e fanno parte della professione, della quotidianità di chi lavora dietro al bancone.

Christian Petrelli

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