Federfarma. Notizie fuorvianti sui prezzi dei medicinali con ricetta

Dopo le notizie apparse nelle ultime ore rispetto all’aumento del prezzo di circa 800 tipologie di farmaci da banco, sono arrivate le precisazioni da parte del presidente di Federfarma Marco Cossolo.

“I prezzi dei farmaci di fascia C con ricetta, cioè di farmaci considerati non essenziali o per i quali esiste un farmaco corrispondente in fascia “A” a carico del SSN – precisa Cossolo – sono stabiliti dalle aziende produttrici. Gli aumenti di prezzo si ripercuotono sulle farmacie che acquistano i farmaci dalle aziende a prezzi più alti.

Sui farmaci di fascia C con ricetta le 19.000 farmacie esistenti su tutto il territorio nazionale possono liberamente praticare uno sconto, operando quindi in concorrenza tra loro. È scorretto, e del tutto fuorviante per il cittadino, parlare di sconti sui farmaci senza obbligo di ricetta, perché questi farmaci – farmaci da banco (OTC) e senza obbligo di prescrizione (SOP) – non hanno un prezzo massimo sul quale si possano fare sconti.

Ogni operatore pratica il prezzo dei medicinali di fascia C che vuole in base alle condizioni di acquisto. Anche l’affermazione secondo la quale i prezzi dei farmaci senza ricetta sarebbero sempre più bassi nei supermercati non corrisponde alla realtà.

Questo può essere vero per alcuni prodotti civetta, ma non per tutto il paniere dei medicinali senza ricetta. Va anche considerato che i supermercati mettono in vendita solo pochi tipi di farmaci, mentre nelle farmacie sono reperibili tutti i medicinali senza ricetta, compresi quelli meno richiesti.

Il fatto che per i medicinali di fascia C con ricetta si sia mantenuto un prezzo massimo vigilato – prosegue il Presidente di Federfarma – è per dare garanzie al cittadino che non si verifichino aumenti incontrollati, trattandosi di farmaci comunque più delicati di quelli che non richiedono la ricetta medica.”

Cossolo sottolinea infine che “non è possibile mettere sullo stesso piano i medicinali di fascia C con ricetta e i prodotti senza ricetta (SOP e OTC), in quanto si tratta di due mercati completamente diversi. Il primo vigilato e il secondo totalmente libero, relativi a medicinali con caratteristiche diverse, che richiedono tutele diverse a garanzia del cittadino.

Non è la stessa cosa acquistare un semplice farmaco per il mal di testa, che può anche avere un prezzo libero, o acquistare un farmaco stupefacente, un antibiotico o un ormone a prezzo vigilato.”

L’Agenzia Italiana del Farmaco vigila sugli aumenti di prezzo dei medicinali

È opportuno precisare che i prezzi dei farmaci di fascia C con ricetta, possono essere aumentati da parte delle aziende produttrici ogni due anni, nel mese di gennaio degli anni dispari. Sugli aumenti di prezzo vigila l’AIFA, monitorando gli incrementi, che non possono superare l’inflazione programmata.

I prezzi dei medicinali senza obbligo di ricetta medica, invece, sono stabiliti autonomamente da ciascun esercizio (farmacia, parafarmacia o corner del supermercato).

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