Federfarma. Spesa farmaceutica in calo nei primi tre mesi del 2018

Secondo i dati pubblicati da Federfarma, la spesa farmaceutica netta Ssn ha fatto registrare anche nei primi tre mesi del 2018 un calo pari a -5,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Prosegue, quindi, il trend di riduzione della spesa per farmaci erogati dalle farmacie nel normale regime convenzionale. Nel primo trimestre 2018, tale calo è stato determinato da una diminuzione del -0,8% del numero delle ricette Ssn e da una più evidente contrazione del valore medio della ricetta (netto -4,4%; lordo -3,3), conseguente alla diminuzione del prezzo medio dei farmaci prescritti in regime convenzionale da 9,52€ del primo trimestre 2017 a 9,10€ del primo trimestre 2018. Nello stesso periodo di riferimento, le ricette sono state oltre 150 milioni, pari in media a 2,49 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state oltre 287 milioni (-0,3% rispetto allo stesso periodo del 2017). Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 4,7 confezioni di medicinali a carico del Ssn. Inoltre, il comunicato della Federazione sottolinea che le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa – oltre che con la diffusione degli equivalenti e la fornitura gratuita di tutti i dati sui farmaci SSN – con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel primo trimestre 2018 un risparmio di circa 84 milioni di euro, ai quali vanno sommati circa 17 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie a partire dal 1° marzo 2007 e sempre prorogato, volto a compensare la mancata riduzione del 5% del prezzo di una serie di medicinali. A tali pesanti oneri si è aggiunta, dal 31 luglio 2010, la trattenuta dell’1,82% sulla spesa farmaceutica, aumentata, da luglio 2012, al 2,25%. Tale trattenuta aggiuntiva ha comportato, per le farmacie, un onere quantificabile nel primo trimestre 2018 in oltre 47 milioni di euro. Complessivamente, quindi, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nei primi tre mesi del 2018, è stato di oltre 148 milioni di euro. L’incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini è aumentata, passando dal 14% di gennaio-marzo 2017 al 15,4% dello stesso periodo del 2018. Tale incremento è legato alla costante crescita della quota pagata dai cittadini come differenza di prezzo rispetto al farmaco equivalente meno costoso, pari ormai a oltre il 69% delle quote complessive di compartecipazione. Complessivamente i cittadini hanno pagato oltre 407 milioni di euro di ticket sui farmaci.

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