Federfarma Verona: Dialogo e impegno sociale al centro dell’incontro con il Questore
Una delegazione di Federfarma Verona ha incontrato oggi il nuovo Questore della città, Rosaria Amato, in un colloquio che ha evidenziato il ruolo sociale delle farmacie territoriali.
Le farmacie non sono più solo luoghi dove si ritirano medicinali. Sono presidi di umanità, finestre aperte sul territorio.
Il Progetto Mimosa contro la violenza sulle donne, la Giornata di raccolta farmaci, l’iniziativa “In farmacia per i Bambini“: dietro questi progetti ci sono storie di persone, di sostegno, di comunità che si prende cura dei suoi membri più fragili.
La dott.ssa Amato ha ascoltato con attenzione e compreso subito che una farmacia, soprattutto nei piccoli paesi, è molto più di un esercizio commerciale.
È un punto di riferimento, un luogo dove l’anonimato diventa protezione, dove un sorriso o una parola gentile possono fare la differenza.
“Abbiamo augurato alla dott.ssa Amato buon lavoro e trovato una professionista molto sensibile ai nostri temi”, racconta Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona.
“Il Questore ha mostrato grande interesse per l’aspetto sociale, riconoscendo la farmacia come una vera ‘finestra d’ascolto’ che garantisce l’anonimato e diventa luogo di fiducia”.
Un incontro che ha raccontato una comunità che si prende cura di sé, dove istituzioni e associazioni dialogano con l’obiettivo comune di proteggere e sostenere.
Tutto questo si realizza grazie alla prossimità all’ascolto.
Matteo Vanzan, segretario di Federfarma, ha aggiunto: “Siamo soddisfatti che il Questore si sia impegnato a incontrarci presto per discutere di sicurezza.
Nei piccoli paesi, la farmacia è l’unico presidio sanitario per i cittadini più fragili. Va tutelata e protetta”.