Federfarma Verona e Università insieme nella lotta a fumo e gioco d’azzardo patologico

A pochi giorni dalla Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio, nella sede di Federfarma Verona è stata illustrata oggi una sinergia tra le farmacie territoriali e la Medicina delle Dipendenze dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona rivolta a fumatori e ludopatici. L’obiettivo è di far conoscere i numerosi percorsi terapeutici scientificamente provati e di facile accesso per guarire da queste dipendenze devastanti sotto il profilo sanitario e sociale.

Nelle 257 farmacie aderenti a Federfarma Verona sono a disposizione circa 26.000 opuscoli tecnico informativi realizzati dalla Medicina delle Dipendenze in collaborazione con Federfarma Verona che approfondiscono sotto tutti i punti di vista queste pericolose patologie aumentate a seguito della pandemia da Covid 19.

Lo “Speciale fumo di sigaretta: tutto quello che è bene sapere” non affronta solo le gravi tematiche relative alla salute come l’insorgenza di neoplasie, malattie cardiovascolari, diabete Mellito di tipo 2, ma spiega i meccanismi della dipendenza psicologica, delle interazioni con il Covid-19, della depressione. Nello “Speciale azzardo e dintorni: tutto quello che c’è da sapere” oltre alla ludopatia “classica” l’attenzione è puntata sul cosiddetto Internet addiction la nuova frontiera della dipendenza che annovera patologie legate alla rete: information overload l’atteggiamento ossessivo-compulsivo nella ricerca di informazioni web, ciber relation addiction l’eccessivo coinvolgimento nelle relazioni online, cibersex addiction, gambling online e gaming addiction rispettivamente la dipendenza da gioco d’azzardo digitale da videogiochi.

“L’industria del gioco realizza enormi profitti. Prima del lock-down per Covid gli italiani giocavano circa 46 miliardi di euro solo di slot e videolottery (VLT). Se aggiungiamo gli altri giochi raggiungiamo la monumentale cifra di 86 miliardi di euro – spiega Fabio Lugoboni responsabile della MdD dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona -. I gestori del gioco puntano sulla disinibizione, sull’impulsività, sulla rapidità, tipica dei giochi elettronici. I giocatori devono sentirsi in una bolla, isolati dal mondo, devono dimenticare ogni preoccupazione come in una specie di nirvana elettrico. Nonostante tutto questo e la rovina che il Gioco d’azzardo patologico crea a innumerevoli famiglie, una vera piaga sociale, aiutare i giocatori malati non è affatto facile. A cominciare dalla presa in carico. Anche a Verona sono molti i centri di sostegno, ma i pazienti che vi afferiscono sono sempre relativamente pochi, come se i servizi fossero poco appetibili. Queste pubblicazioni che veicoliamo a tappeto grazie alla grande capillarità delle farmacie territoriali spiegano il fenomeno in modo diretto per favorire la richiesta d’aiuto da parte dei fumatori e dei giocatori patologici”.

“La farmacia non è solo un polo sanitario diffuso, sempre aperto, al quale si può accedere in totale anonimato, ma è anche un punto di ascolto sensibile e preparato grazie alla continua formazione professionale del farmacista – spiega Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona -. Intercettare i bisogni della cittadinanza, anche quelli sommersi, da sempre rientra nella nostra mission e siamo certi che questa sinergia andrà a tutto vantaggio di quella fascia di cittadini che molto spesso non si rende nemmeno conto, se non troppo tardi, di essere caduta in un vortice dal quale non si riesce a risalire da soli».

“La sinergia con la Medicina delle Dipendenze nasce dalla stretta collaborazione con il dottor Lugoboni che crede nelle farmacie e nella loro capacità di divulgare informazioni scientificamente corrette – spiega Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona -. Siamo consapevoli della crescita delle dipendenze di ogni tipo, oltre al gioco d’azzardo patologico e al tabagismo anche quelle da farmaci, alcol, shopping compulsivo, sindrome di Hikikomori e le farmacie sono fiere di poter contribuire con il loro operato ad aiutare la popolazione che vive un profondo disorientamento, nella scelta del corretto percorso terapeutico offerto da strutture sanitarie accreditate”.

“La Giornata mondiale senza tabacco che si celebrerà fra pochi giorni serve a fare “clamore”, ma la lotta al fumo e a tutte le dipendenze deve essere portata avanti giorno per giorno con costanza e determinazione amplificando con tutti i mezzi la conoscenza dei rischi. Vogliamo far passare il messaggio che smettere di fumare o interrompere la spirale del gioco d’azzardo patologico si può – spiega Silvia Melchiori della Medicina delle Dipendenze AOUI-. È però importante rivolgersi a centri medico ambulatoriali specialistici che, come nel nostro caso, offrono percorsi multidisciplinari di facile accesso per pazienti e familiari”.

Per accedere gratuitamente al reparto di Medicina delle Dipendenze AOUI presso l’ospedale G.B. Rossi di Borgo Roma basta essere in possesso dell’impegnativa del medico di medicina generale e chiedere appuntamento allo 045 8128291.

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