
Fegato grasso: un’epidemia silenziosa che colpisce un italiano su tre
La steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD), comunemente nota come “fegato grasso”, sta raggiungendo proporzioni epidemiche in Italia, colpendo circa un terzo della popolazione adulta.
Il dato emerge dal 57° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (AISF), svoltosi a Roma dal 26 al 28 marzo 2025.
Secondo il Libro Bianco AISF, che ha analizzato 92 studi su oltre 9 milioni di soggetti:
La prevalenza media mondiale di MASLD è del 30% circa
In Europa Occidentale il tasso sale al 32,47%, con un incremento dal 25,3% (1990-2006) al 38,2% (2016-2019)
In Italia la situazione è particolarmente critica in alcune aree: lo studio ABCD condotto in Sicilia ha rilevato una prevalenza del 48%
La MASLD colpisce principalmente soggetti over 50, con fattori di rischio quali obesità e ipertensione. Nei pazienti diabetici con transaminasi elevate, il rischio di evoluzione verso cirrosi o epatocarcinoma può raggiungere il 60%.
Un’importante novità riguarda i farmaci già utilizzati per diabete e obesità, che hanno ricevuto indicazione anche per la MASLD. Come sottolineato dalla Prof.ssa Vincenza Calvaruso, Segretario AISF, questi trattamenti:
– Riducono il senso di fame e favoriscono la perdita di peso;
– Proteggono il fegato e prevengono danni gravi;
– Intervengono sulle comorbidità metaboliche associate (obesità, diabete, dislipidemie).
Tra le novità terapeutiche va segnalato anche il Resmetirom, farmaco specifico che riduce il grasso epatico e migliora la funzionalità epatica.
La posizione privilegiata del farmacista nel sistema sanitario offre l’opportunità di:
-Informare i pazienti sulla natura silente ma potenzialmente grave della MASLD;
-Consigliare modifiche dello stile di vita (alimentazione corretta e attività fisica);
-Supportare l’aderenza alla terapia per le comorbidità associate;
-Indirizzare i pazienti con fattori di rischio verso uno screening appropriato.
Evoluzione del quadro epidemiologico
Il cambiamento epidemiologico delle malattie epatiche si riflette anche nei trapianti di fegato. Il Prof. Giacomo Germani, del Comitato Coordinatore AISF, evidenzia:
– Un declino dei trapianti per epatopatia HCV correlata grazie ai nuovi antivirali
– Un aumento significativo dei casi di trapianto legati alla steatosi epatica da malattia dismetabolica
– La costante presenza della cirrosi alcol-correlata tra le principali indicazioni, specialmente nel Nord Italia
L’intervento precoce e l’appropriata gestione farmacologica dei pazienti con MASLD rappresentano dunque una priorità nella prevenzione delle complicanze più gravi di questa patologia in rapida diffusione.