Figliuolo: richiedere documento d’identità a chi si sottopone a tampone Covid in farmacia

Le farmacie potranno chiedere alle persone che si sottopongono a tampone per il Covid il documento d’identità insieme alla tessera sanitaria. È quanto ha riferito il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, dopo interlocuzione con gli Uffici del Garante per la protezione dei dati personali.

Da queste interlocuzioni non sono emerse, per quanto di competenza, criticità circa la possibilità che le farmacie richiedano, unitamente alla tessera sanitaria, l’esibizione di un documento di identità, ai fini del riconoscimento del soggetto che debba sottoporsi alla prestazione sanitaria del test antigenico rapido.

A tal proposito, il Commissario straordinario ha sottolineato l’importanza di associare correttamente la prestazione sanitaria all’identità della persona, alla luce della rilevanza attribuita alla certificazione verde Covid (Green pass) dal quadro normativo vigente.

Anche Federfarma, in una circolare, ha invitato le farmacie a richiedere l’esibizione di un valido documento di riconoscimento a chi intende sottoporsi a un test antigenico rapido in farmacia.

“L’esatta identificazione del soggetto interessato è rilevante ai fini sanitari, per attribuire correttamente il referto al soggetto a cui è stato somministrato il tampone, nonché ai fini legali perché, come noto, l’esito di un tampone antigenico rapido può produrre effetti giuridici”, si legge nella circolare.

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