Fnomceo: gli antivirali covid siano prescrivibili anche dai medici di base e distribuiti dalle farmacie distrettuali

“È necessario semplificare l’iter per l’accesso agli antivirali orali, perché la procedura attuale ritarda molto i tempi. Per questo chiediamo che sia resa possibile la prescrizione anche da parte del medico di base e soprattutto che le pillole possano essere distribuite anche nelle farmacie distrettuali delle asl e non solo in quelle ospedaliere”.

È quanto afferma l presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli.

“Abbiamo fatto presenti queste richieste all’Aifa e aspettiamo ora la convocazione di un tavolo. Il problema vero – continua – è rendere questi farmaci più facilmente reperibili sul territorio”.

“Attualmente, per l’utilizzo delle pillole anti-Covid di Merck e Pfizer (Molnupiravir e Paxlovid) – spiega Anelli – è previsto che i medici di base, ma anche le Usca, individuino e segnalino i pazienti che ne hanno necessità. La segnalazione è fatta allo specialista ospedaliero infettivologo o pneumologo che, a sua volta, fa la prescrizione in modo che il paziente possa ritirare il farmaco dalla farmacia ospedaliera dell’ospedale che è centro di riferimento. L’erogazione del farmaco avviene cioè solo da parte delle farmacie ospedaliere seguendo questo iter, ma ciò comporta una grande perdita di tempo”.

“Una situazione- avverte Anelli – che rischia di creare seri problemi per i pazienti candidati all’utilizzo delle pillole antivirali, dal momento che queste vanno somministrate in caso di malattia lieve-moderata ma con specifici fattori di rischio per lo sviluppo di COVID-19 severo ed entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Un iter così complesso, infatti, rischia di far slittare i tempi eccessivamente”.

Per questo, conclude il presidente Fnomceo, “chiediamo che i percorsi siano semplificati in modo tale da poter iniziare quanto prima possibile il trattamento, ciò significa rendere possibile la prescrizione anche da parte del medico di base e soprattutto fare in modo che le pillola possano essere distribuite anche nelle farmacie distrettuali delle Asl che effettuano la distribuzione diretta e non solo in quelle ospedaliere”.

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