Gizzi: I farmacisti comunali ci sono

Pubblichiamo di seguito l’editoriale del presidente Venanzio Gizzi, estratto dal notiziario di Assofarm, l’Associazione delle farmacie comunali italiane.

Ciò che oggi è drammaticamente chiaro nei numeri e nella immagini provenienti dai nostri ospedali, appena un mese fa era oggetto di dubbi per buona parte dei migliori virologi italiani. La distanza temporale minima tra i due momenti, unita alla distanza massima tra valutazioni e realtà non può che suggerire una considerazione: se anche le menti più competenti del paese non hanno capito, allora forse non era possibile comprendere prima la complessità biologica e sanitaria di quello che da li a poco sarebbe successo.
Non diciamo tutto questo per giustificare quanto abbiamo scritto nel notiziario scorso (nonostante gli errori fatti, avremo sempre fiducia nella competenza scientifica quando si dibatte di salute).

Piuttosto, crediamo che ricordare le criticità di questo primo mese di crisi aiuti a meglio comprendere cosa invece ha funzionato. Di fronte ad uno scenario così così inaspettato ed inedito, infatti, tutto il paese ha risposto con quanto in suo possesso. E qui forse risiede la componente più positiva, quasi epica, della vicenda. Perché accanto a risorse che ci riconosciamo da sempre, abbiamo scoperto di averne altre per così dire latenti.

Doti tradizionalmente italiche come generosità, intraprendenza, creatività di fronte l’imprevisto, in questi giorni sono state valorizzate da altre come la tenuta sistemica, la capacità collaborativa, un senso civico che hanno stupito i nostri partner comunitari.
Non ha invece sorpreso, sia detto per inciso, la non risposta politica offerta dalla componente nordica di questi ultimi.
Indice Editoriale I farmacisti comunali ci sono Dalla federazione Croce Rossa e Assofarm Deroga alle accise alcool uso alimentare Farmacia sociale Cispel Toscana: “Subito tamponi e mascherine certificate ai farmacisti” Pomezia: soluzione idroalcolica per il lavaggio delle mani distribuita gratuitamente. Disinfettante per le mani gratuito alla Farmacia Comunale di Rosolini (Sr).

Le farmacie di Pisa produrranno igienizzante a basso costo Pistoia attiva il sostegno psicologico Farmacisti in Aiuto combatte la malnutrizione Protocollo A.S.SO.FARM. num. 01097 del 01/04/2020 Protocollo A.S.SO.FARM. num. 01097 del 01/04/2020 2. Nel momento in cui abbiamo scoperto che non avevamo fatto abbastanza per tenere il male fuori dal Paese, l’Italia ha dimostrato di potersi difendere.

In tutto ciò, noi abbiamo fatto la nostra parte. Nei giorni più drammatici per la storia del Servizio Sanitario Nazionale, le Farmacie Comunali hanno dimostrato di esserne una componente attiva, capace di spendersi totalmente a favore del bene comune. La lettera del Sindaco di Treviso indirizzata alle farmacie della sua città che riportiamo nelle pagine seguenti, conferma quanto stiamo qui dicendo. Secondo un’analisi fatta in questi giorni dai nostri uffici romani (sempre operativi in modalità agile), il 97% delle Farmacie Comunali italiane sono rimaste aperte non solo per garantire l’accesso al farmaco ma anche per essere un vero e proprio centro informativo verso una popolazione sempre più in cerca di punti di riferimento. Il restante 3% è costituito da farmacie i cui spazi interni non garantiscono le distanze di sicurezza tra gli utenti e per questo hanno operato per lo più a battenti chiusi.

Siamo insomma stati quello che sosteniamo da tempo e che i sondaggi confermano. Il farmacista è il camice bianco più prossimo alla quotidianità dei cittadini e il primo presidio rassicurativo in tema salute. Al pari di medici e infermieri, i nostri farmacisti fanno tutto ciò senza badare ai rischi che corrono ogni giorno. Solo la metà dei nostri presidi ha infatti avuto modo di installare le barrire in plexiglass che, insieme alle mascherine, può costituire una minima difesa al contatto col virus. I sistemi di comunicazione interni alla nostra Federazione sono stati letteralmente intasati da continui scambi di informazioni tra le nostre Farmacie Comunali.
L’iniziativa appena avviata da un’azienda locale veniva condivisa con le altre affinché la si potesse replicare anche in altri territori. A livello locale, decine di nostre associate, dalle aziende più strutturate alle piccole realtà di provincia, dal Friuli alla Sicilia, hanno prodotto e distribuito a prezzi di costo soluzioni igienizzanti per mani, vivendo nei fatti quella gratuità d’azione che è nel dna del nostro essere farmacisti comunali. A livello nazionale abbiamo lavorato su più fronti.

All’indomani delle prime misure restrittive, la nostra Federazione ha attivato una convenzione con la Croce Rossa Italiana per la consegna di farmaci al domicilio di quelle persone, anziani o disabili, che non potevano recarsi facilmente o in sicurezza presso la farmacia. In questi ultimissimi giorni abbiamo poi scritto a tutti i Governatori e Assessori regionali alla Salute mettendo a loro disposizione un sistema di distribuzione per conto che sostituisca gratuitamente la distribuzione diretta.

In pratica, come peraltro previsto dall’articolo 28 della legge 833/78, tutti i pazienti gravi o cronici che periodicamente ritirano i farmaci presso la farmacia ospedaliera della loro città, durante tutta l’emergenza potranno ritirare gli stessi farmaci presso la Farmacia Comunali più vicina alla loro abitazione.
Protocollo A.S.SO.FARM. num. 01097 del 01/04/2020 Protocollo A.S.SO.FARM. num. 01097 del 01/04/2020 3 Come noto, la nostra Federazione si batte da anni per una maggiore diffusione della dpc ad un adeguata remunerazione da parte del SSN. Tutto ciò oggi non può valere.
Le Farmacie Comunali intendono offrire alle Asl un servizio senza costi aggiuntivi. Un servizio che al contempo eviti ai cittadini in stato di maggiore fragilità i rischi connessi all’ingresso in ospedale. Quante volte abbiamo detto, o abbiamo sentito dire, che è nei momenti peggiori che emerge il lato migliore delle persone? Per la sanità italiana ci siamo, è questo il momento peggiore della sua storia repubblicana.
E se ciò è vero, possiamo a buon conto considerarci uno dei lati migliori di questa storia.
Il merito è di tutti, di tutti i nostri farmacisti che chiedono legittimamente protezioni per la loro salute mentre non smettono un solo giorno di lavorare, dei presidenti e manager delle nostre aziende quotidianamente ossessionati dalla ricerca di nuove soluzioni a problemi che ogni giorno diventavano più grandi. Le Farmacie Comunali, insomma, ci sono.

Venanzio Gizzi Presidente Assofarm

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