
Glaucoma. Disponibile in Italia una nuova combinazione farmaceutica a dose fissa
Disponibile in Italia una nuova combinazione farmaceutica a dose fissa per il trattamento del glaucoma e dell’ipertensione oculare.
Nel nostro Paese, si stima che a circa 550.000 persone sia stato diagnosticato il glaucoma. La potenziale cecità, così come la compromissione irreversibile della vista, ha un impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti, che diminuisce parallelamente all’aumento della gravità della patologia.
Il controllo della pressione intraoculare è l’unico fattore di rischio su cui è possibile intervenire, per evitare lo sviluppo e la progressione della malattia, e rappresenta quindi l’obiettivo della gestione del glaucoma.
Le combinazioni di farmaci a dose fissa possono offrire un controllo efficace della pressione intraoculare, tuttavia un paziente su dieci con glaucoma primario ad angolo aperto o ipertensione oculare va incontro a progressione nei primi 2,5 anni dalla diagnosi, il che suggerisce la necessità di ulteriori opzioni terapeutiche.
La rete trabecolare costituisce la via principale per il drenaggio dell’umore acqueo, di conseguenza svolge un ruolo cruciale nella regolazione omeostatica della pressione intraoculare. La disfunzione del trabecolato è causa dell’aumento della resistenza al deflusso e del conseguente innalzamento della pressione intraoculare; rappresenta, quindi, uno dei fattori alla base del glaucoma primario ad angolo aperto.
La nuova combinazione contiene due principi attivi: latanoprost e netarsudil. Questi due componenti abbassano la pressione intraoculare aumentando il deflusso dell’umore acqueo. Sebbene sia latanoprost sia netarsudil riducano la IOP aumentando il deflusso dell’umore acqueo, i rispettivi meccanismi d’azione sono diversi.
L’associazione a dose fissa di latanoprost e netarsudil, inibitore delle ROCK, rappresenta ad oggi la prima innovazione, dopo 25 anni, nella gestione della terapia farmacologica del glaucoma. Netarsudil e latanoprost agiscono con meccanismi complementari, così da aumentare il deflusso attraverso entrambe le vie, trabecolare e uveosclerale, implicate nell’omeostasi della pressione intraoculare.
Una combinazione a dose fissa di netarsudil e latanoprost ha ottenuto l’approvazione della FDA nel 2019 e dell’EMA a gennaio 2021, per la riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti adulti affetti da glaucoma primario ad angolo aperto o ipertensione oculare, nei quali la monoterapia con una prostaglandina o con netarsudil determini una riduzione della pressione intraoculare insufficiente.