
I probiotici aiutano a migliorare i sintomi del disturbo depressivo maggiore
Uno studio pubblicato su “JAMA Psychiatry”, ha rilevato che l’integrazione della dieta con una miscela probiotica contenente 14 ceppi di batteri può aiutare le persone che sono in trattamento per il disturbo depressivo maggiore con antidepressivi.
La ricerca, condotta dall’Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience del King’s College di Londra ha dimostrato che con l’uso quotidiano di probiotici si ottengono miglioramenti numericamente maggiori in termini di sintomi depressivi e ansiosi.
Circa il 60% delle persone con disturbo depressivo maggiore (MDD) sperimenta un certo grado di non risposta ai trattamenti di prima linea e circa un terzo continua a manifestare sintomi nonostante ulteriori trattamenti. Aumentare la comprensione del coinvolgimento dell’asse microbiota-intestino-cervello nella fisiopatologia della MDD ne ha fatto un obiettivo promettente per nuovi trattamenti, come i probiotici.
“I risultati del nostro studio suggeriscono che i probiotici, che sono al contempo ben tollerati e accettati, potrebbero fornire un nuovo percorso per sostenere l’umore e la salute mentale nelle persone con depressione – afferma Viktoriya Nikolova dell’Istituto di Psichiatria, Psicologia e Neuroscienze al King’s College di Londra -. L’integrazione probiotica ha il potenziale per fornire benefici per la salute mentale estremamente necessari alle persone con depressione”.