
Il vaccino contro l’herpes zoster potrebbe ridurre il rischio di demenza
Uno studio condotto da un team guidato dall’epidemiologo Pascal Geldsetzer della Stanford University, in California ha rilevato un’associazione tra il vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio e un tasso inferiore di demenza.
Gli scienziati hanno utilizzato i dati di un programma di vaccinazione contro l’herpes zoster in Galles, iniziato a settembre 2013. L’herpes zoster è causato dal risveglio del virus della varicella, è più comune negli anziani e può causare forti dolori ed eruzioni cutanee.
I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche elettroniche di 296.603 persone nate tra il 1925 e il 1942. Il vaccino, negli anziani che lo hanno ricevuto, ha ridotto il rischio di demenza del 19,9% in totale.
Questa scoperta, evidenziano gli esperti, potrebbe indicare una possibile strategia per prevenire o ritardare l’insorgere della demenza. Saranno necessari ulteriori approfondimenti, ammettono i ricercatori, per determinare se gli effetti osservati siano realmente causali e per capire come viene conferita la protezione.
La letteratura scientifica riporta di casistiche che sembrano collegare l’infezione da virus dell’herpes zoster ad alcune forme di demenza, come la malattia di Alzheimer. Il lavoro sembra corroborare queste intuizioni precedenti.
L’effetto protettivo del vaccino sembrava più evidente tra le donne rispetto alle controparti maschili. Gli autori propongono potenziali meccanismi alla base di questa correlazione, ad esempio la ridotta riattivazione del virus zoster dormiente o un meccanismo immunitario più ampio innescato dal vaccino.