Inclirisan riduce significativamente il colesterolo LDL nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare

Secondo i risultati di ORION-8, un’analisi aggregata di quattro studi, presentata ad Amsterdam al Congresso European Society of Cardiology 2023, i pazienti ad alto rischio cardiovascolare (CV) trattati con inclisiran due volte all’anno hanno fatto registrare una riduzione sostenuta dei livelli di colesterolo LDL in un follow-up esteso.

Inclisiran, una terapia basata su siRNA che degrada l’mRNA PCSK9 nel fegato, è stata approvata dall’Agenzia europea per i medicinali nel 2020 e dalla Food and Drug Administration statunitense nel 2021.

Lo studio ha dimostrato che quasi l’80% dei pazienti trattati ha raggiunto l’obiettivo LDL prespecificato: meno di 70 mg/dL per quelli con malattia CV aterosclerotica (ASCVD) e meno di 100 mg/dL per quelli con equivalenti di rischio ASCVD. Inoltre, il profilo di sicurezza e tollerabilità era simile a quello riportato negli studi precedenti.

Inclirisan, interferendo con l’Rna messaggero, è in grado di dimezzare in maniera efficace e sostenuta nel tempo i livelli di colesterolo a bassa densità (Ldl-c), principale causa dell’aterosclerosi, la patologia vascolare più diffusa al mondo e responsabile di eventi coronarici e cerebrovascolari acuti come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale.

Si tratta della prima terapia a base di small-interfering Rna (siRna) per la riduzione del colesterolo Ldl e rappresenta un nuovo approccio alla gestione dei pazienti con ipercolesterolemia. Inclisiran è innovativo nel suo meccanismo d’azione, poiché rientra nella classe degli agenti terapeutici Rnai (Rna interference), farmaci che silenziano gli Rna messaggeri (mRna).

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