Intelligenza Artificiale fra rischi e potenzialità. Quali risvolti nella filiera del farmaco?
Sono diversi anni ormai che l’Intelligenza Artificiale (IA) ha fatto la sua comparsa nella filiera del farmaco, apportando innumerevoli benefici nel mondo della ricerca, nelle aziende del farmaco fino alle sue applicazioni nelle farmacie territoriali.
Ma anche per l’elaborazione dei dati e per il loro utilizzo dai reparti marketing aziendali. Molto interessante la piattaforma tecnologica MatIQ, uno strumento sviluppato per l’acquisizione, trasformazione, gestione e analisi di Big Data di erogare servizi di Machine Learning.
Fra questi ad esempio quelli di clustering, churn analysis and prediction, analisi e previsione del rischio di abbandono e perdita clienti.
È facile immaginare come possano contribuire a migliorare le performance delle aziende ma soprattutto delle farmacie.
Non si può ancora parlare di rivoluzione radicale, ma il processo di cambiamento è partito e sarà inarrestabile. Per questa ragione, gli attori della filiera del farmaco cominciano ad organizzarsi e ad approfondirne i risvolti nella vita pratica del settore.
I rappresentanti di ASSORAM, associazione che dal 1965 rappresenta la distribuzione primaria health, lo hanno fatto con una lettera aperta alle istituzioni con l’intento di rafforzare la collaborazione pubblico-privato e richiamare l’attenzione rispetto all’impatto di queste innovazioni.
“Abbiamo invitato professionisti, esperti di filiera e innovatori – dichiara dichiara il Direttore Generale di ASSORAM Mila De Iure – a confrontarsi con gli operatori della distribuzione sulle nuove evoluzioni della digitalizzazione: una digitalizzazione disruptive, che crea un prima e un dopo nella gestione delle attività aziendale e che può essere il primo passo verso nuove catene del valore”.
Sia l’Europa con l’AI Act che l’Italia su più fronti stanno dimostrando un approccio sempre più responsabile nella ricerca di un’innovazione ‘buona’, in particolare in relazione a un settore così determinante per il benessere collettivo.
“Non è in discussione lo sfruttare o meno le potenzialità che l’IA ci offre: è una necessità – commenta il Presidente del Centro Studi ASSORAM Carlo Mambretti. Va trovato un nuovo equilibrio e non ci è permesso temporeggiare.
È urgente indirizzare il dibattito politico e giuridico verso le fondamentali sfide economiche e sociali che l’Intelligenza Artificiale pone”.
Le opportunità e le sfide di questa nuova tecnologia sempre più pervasiva, cominciano a far parte del nostro quotidiano. Sebbene ci siano ancora molti scettici che esprimono timori legati ai risvolti occupazionali, siamo sicuri che il giusto equilibrio citato da Mambretti, possa rappresentare un’iniezione di fiducia rispetto ai suoi risvolti positivi.