#IoEquivalgo, la campagna approda in Puglia
90 milioni di euro. È quanto spendono i cittadini pugliesi ogni anno come differenziale di prezzo, nella scelta dei farmaci. Una somma considerevole in una regione del sud, dove le risorse scarseggiano e sarebbe opportuno razionalizzare i costi.
A dirlo è Giovanni Gorgoni, direttore generale dell’ARESS, l’agenzia Regionale Sanitaria della Regione Puglia, durante la presentazione della campagna nazionale #IoEquivalgo a cui anche la Regione Puglia ha aderito. La Campagna ideata e promossa da Cittadinzattiva, intende sensibilizzare i cittadini all’uso dei farmaci equivalenti, la cui percentuale in termini di dosi ne primo semestre, si attesta al 23,8%.
“Vorrei fare una preghiera a tutti i cittadini e ai farmacisti pugliesi – ha detto il presidente Michele Emiliano in apertura di conferenza stampa – per favore prima di comprare un farmaco prescritto dal vostro medico, chiedete comunque al farmacista qual è quello che costa di meno.
Sappiate che un farmaco pubblicizzato con il brand famoso non è migliore del farmaco che contiene la stessa molecola ma è racchiuso in una confezione meno brillante e meno pubblicizzata, il cosiddetto farmaco equivalente. Fatevi quindi consigliare dal farmacista per spendere di meno e – ha concluso Emiliano – provate ad indurre quelli che fanno pubblicità sui farmaci e poi li fanno pagare di più, ad essere un pochino più consapevoli della loro responsabilità sociale”.
Per Vito Novielli, presidente Federfarma Puglia “Le 1200 farmacie sono pronte per dare consigli giusti e appropriati, il messaggio però funziona se è uniforme tra tutti, mettersi insieme come stiamo facendo, indubbiamente funziona”.
“Va fatta una campagna di informazione puntuale e precisa sui cittadini ma anche su tutti gli operatori medici e farmacisti”, ha dichiarato Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente regionale dell’ Ordine dei farmacisti. “È importante – continua D’Ambrosio Lettieri- che ci sia anche un processo di riconversione culturale per una nuova governance perché è necessario che si raggiunga un miglior livello di equilibrio tra il maggior governo della spesa e il miglior accesso dei cittadini all’assistenza farmaceutica”.