Ipertensione. Risultati positivi nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare con il farmaco sperimentale zilebesiran

Secondo i risultati dello studio di fase II KARDIA-1 presentati al congresso 2023 dell’American Heart Association , nel trattamento dell’ipertensione in pazienti ad alto rischio cardiovascolare il trattamento con zilebesiran, una terapia sperimentale con RNA interference mirata all’angiotensinogeno espresso dal fegato, ha mostrato risultati positivi.

Zilebesiran è un farmaco sperimentale a somministrazione sottocutanea mirato all’angiotensinogeno in fase di sviluppo per il trattamento dell’ipertensione in popolazioni con elevati bisogni insoddisfatti.

Si tratta di un piccolo RNA interferente (siRNA) a doppio filamento. Uno dei filamenti è legato a uno zucchero, la N-acetilgalattosamina (GalNAc), che protegge l’siRNA altamente fragile e si lega con una forte affinità nel fegato. Il secondo filamento si lega a un’area specifica dell’RNA per impedire la sintesi del peptide precursore dell’angiotensina, l’angiotensinogeno, con conseguente soppressione della produzione di angiotensina I e II e riduzione duratura della pressione arteriosa.

Il farmaco beneficia della tecnologia Enhanced Stabilization Chemistry Plus (ESC+) GalNAc-conjugate di Alnylam, che consente somministrazioni sottocutanee poco frequenti con maggiore selettività e la possibilità di ottenere un controllo tonico della pressione arteriosa, grazie a una riduzione costante e duratura della pressione nell’arco di un periodo di 24 ore e sostenuta fino a sei mesi dopo una singola dose di zilebesiran.

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