
IQVIA. Dai biologici off patent risparmi da 1,6 miliardi l’anno
Il potenziale di concorrenzialità detenuto dai biologici off patent avrebbe determinato nel 2022 un risparmio pari a 1,6 miliardi di euro. L’effetto risparmio garantito al sistema dalla forte scontistica risulta in particolare dall’esame dei trend riferiti alle aree terapeutiche dove i biosimilari ottengono i maggiori successi, quella delle malattie autoimmuni e quella dell’oncologia. Questi i dati che emergono dal Report di IQVIA.
Secondo quanto illustrato da IQVIA, Germania e Regno Unito hanno i mercati biosimilari più grandi a valori (1,8 miliardi in entrambi nel 2022) contro 1,6 miliardi in Italia, 1,4 in Francia e 1,1 miliardi in Spagna, Paesi questi ultimi due dove si registra la crescita maggiore. Mentre è l’Italia a registrare la maggior penetrazione, con i biosimilari che assorbono il 55% del mercato dei biologici, risultato probabilmente favorito dalla distribuzione principalmente ospedaliera e in DPC (62%), rispetto alla distribuzione retail prevalente negli altri Paesi.
Complessivamente negli ultimi 5 anni il mercato dei biosimilari è cresciuto a valori del 29%: a volumi l’Italia resta il mercato più ampio in Europa, con un tasso di penetrazione dei prodotti del 73%. Ovunque le aree di maggior rilievo sono l’immunologia e l’oncologia.
Alla base del dimensionamento le politiche adottate nei diversi Paesi, ma soprattutto l’effetto concorrenziale determinato dall’ingresso sul mercato dei biologici fuori brevetto che ha ridotto notevolmente il valore medio del mercato: in Italia, nel 2018, i biosimilari rappresentavano il 20% del mercato dei biologici; nel 2022 il 53%. Sempre per il 2022 IQVIA stima che il risparmio garantito dai biosimilari ammonti a 1,6 miliardi.
L’effetto risparmio e il concomitante ampliamento della platea dei pazienti trattati emergono dall’analisi del trend 2016-2023: i pazienti trattati sono aumentati del 138%, la spesa è aumentata solo del 43% a fronte di una diminuzione del costo medio delle cure del 40%.
Un andamento non “universale” – sottolinea IQVIA – poiché in molti casi la crescita del mercato dei biosimilari (85% per i pazienti autoimmuni) ha favorito principalmente i farmaci innovativi ma non ha aumentato in modo significativo il numero dei pazienti trattati con gli off patent.
Se il dato nazionale di penetrazione dei biosimilari nella maggior parte delle Regioni è superiore all’80% (85% la media Italia), si registrano ampie aree di possibile miglioramento un po’ in tutte le aree del Paese: le Regioni dove il tasso di penetrazione è più basso (sotto l’80%) Lombardia, Abruzzo, Molise, Marche, Campania. Fanalino di coda la Calabria (42%).