
Isola d’Elba. Scoppia il caso sulla reperibilità notturna delle farmacie
Nei giorni scorsi, la stampa locale ha riportato un caso di disservizio farmaceutico all’Isola D’Elba. Secondo quanto riferito dalla testata, sabato sera, una ragazza colpita da forte dolore alla pancia, non trovando farmacie aperte e quindi gli antibiotici che il medico consultato le aveva prescritto, è stata costretta ad andare al Pronto soccorso dell’ospedale di Portoferraio per procurarsi i farmaci. La notizia ha sollevato un polverone sul problema della reperibilità delle farmacie isolane, tanto che è intervenuto il presidente di Federfarma Livorno, Marco Viti, per fare chiarezza sull’accaduto. “Questo episodio – afferma Viti – che non presenta comunque elementi oggettivi e riscontrabili, tratteggia una situazione che non corrisponde alla realtà dei fatti. Su tutta l’Isola, delle 14 farmacie presenti, almeno tre restano sempre aperte fino a mezzanotte. Ma oltre questo orario, ce ne sono sempre 4 che aprono a chiamata per chi ne avesse bisogno. Non capisco, dunque, come si possano fare certe illazioni verso una categoria che si prodiga per supplire alle carenze del sistema”. “Non si può pretendere che nei piccoli comuni, la farmacia che spesso non ha dipendenti, resti aperta 24 ore su 24. Noi farmacisti, anzi, in questi contesti ci troviamo spesso a fare cose che non sono di nostra competenza semplicemente perché sono assenti le altre infrastrutture”, continua il presidente di Federfarma Livorno. Infine, Viti annuncia che considerato il carattere paradossale dell’episodio di cronaca riportato dalla turista all’Elba, ha dato mandato agli avvocati di procedere per vie legali tutelando così la professionalità e la dignità dei farmacisti.