
ISS: nelle settimane dal 13 al 26 giugno incremento delle concentrazioni di SARS-CoV-2 nelle acque reflue
Secondo l’ultimo bollettino Iss sulla sorveglianza del coronavirus pandemico nelle acque di scarico, nel periodo 13-26 giugno 2022 l’andamento nazionale delle concentrazioni di Sars-CoV-2 nelle acque reflue ha mostrato un ‘pericoloso aumento’ (>30%) rispetto alle settimane precedenti. La stessa tendenza all’aumento è stata documentata nella maggior parte delle regioni/province autonome.
L’analisi è stata effettuata dal network nazionale di sorveglianza ambientale di Sars-CoV-2 su campioni di acque reflue raccolti in 20 regioni/pa.
“Alla settimana 25 (26 giugno) – riporta l’Istituto superiore di sanità – sono stati prelevati in totale 6.475 campioni”, di cui “6.451 sono stati analizzati per Sars-CoV-2 e l’87,2% era positivo”, con punte del 100% in Umbria e nella Pa di Bolzano, di oltre il 99% nella Pa di Trento e del 98% o più in Calabria e Veneto. Sopra il 90% anche Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta”.
“L’incremento delle concentrazioni virali nelle acque reflue – conclude l’Iss – è in linea con l’aumento dei casi osservato in quasi tutte le regioni, trainato dalla diffusione della sottovariante Omicron BA.5”.