ISS: rimane elevata in Italia l’antibiotico-resistenza nel 2020

Secondo i dati emersi dal rapporto Ar-Iss sulla sorveglianza nazionale dell’antibiotico-resistenza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rimane elevata in Italia l’antibiotico-resistenza nel 2020.

Infatti, anche nel primo anno della pandemia, in cui è calato il consumo di questi farmaci, le percentuali di resistenza agli antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza sono risultate molto alte, mentre in qualche caso sono in diminuzione rispetto agli anni precedenti.

La percentuale di resistenza alle cefalosporine di terza generazione in Escherichia coli è in diminuzione nel 2020 (26,4%) rispetto al 2019 (30,8%), mentre un trend in calo negli ultimi sei anni (2015-2020) si osserva per gli aminoglicosidi (da 18,4% nel 2015 a 15,2% nel 2020) e i fluorochinoloni (da 44,4% nel 2015 a 37,6% nel 2020).

Per il secondo anno consecutivo si è riscontrato nel 2020 un aumento nella percentuale di isolati di Klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi (29,5% contro il 28,5% del 2019), dopo una lieve flessione osservata negli anni precedenti.

La resistenza ai carbapenemi si è confermata molto bassa in E. coli (0,5%) ma è risultata in aumento nelle specie Pseudomonas aeruginosa (15,9%) e in Acinetobacter spp. (80,8%).

Tra i batteri Gram-negativi, nel 2020 il 33,1% degli isolati di K. pneumoniae e il 10,0% degli isolati di E. coli sono risultati multi-resistenti (resistenti a cefalosporine di III generazione, aminoglicosidi e fluorochinoloni), entrambi questi valori sono in diminuzione rispetto agli anni precedenti; per P. aeruginosa la percentuale di resistenza a tre o più antibiotici tra piperacillina-tazobactam, ceftazidime, carbapenemi, aminoglicosidi e fluorochinoloni è risultata pari a 12,5%, anche questa in diminuzione rispetto agli anni precedenti, mentre si è osservata una percentuale di multi-resistenza (fluorochinoloni, aminoglicosidi e carbapenemi) particolarmente alta (78,8%) ed in ulteriore aumento in Acinetobacter spp.

Per Staphylococcus aureus, la percentuale di isolati resistenti alla meticillina (MRSA) si è mantenuta stabile, intorno al 34%, mentre continua ad osservarsi un preoccupante trend in aumento nella percentuale di isolati di Enterococcus faecium resistenti alla vancomicina, che nel 2020 è risultata pari a 23,6%.

Per Streptococcus pneumoniae si è osservato un lieve aumento sia della percentuale di isolati resistenti alla penicillina (13,6%) che di quelli resistentiall’eritromicina (24,5%).

Nelle Terapie Intensive sono state osservate percentuali di resistenza più elevate (intorno al 40%) rispetto agli altri reparti sia per K. pneumoniae resistente ai carbapenemi che per S. aureus resistente alla meticillina.

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