L’aspirina rallenta la progressione dell’aneurisma dell’aorta addominale
Secondo i risultati di un ampio studio retrospettivo monocentrico, pubblicati online su “JAMA Network Open”, l’aspirina può essere utile per rallentare la progressione dell’aneurisma dell’aorta addominale (AAA).
I pazienti che assumevano aspirina hanno visto una minore crescita dei loro aneurismi nel corso di diversi anni di follow-up rispetto a quelli che non assumevano l’antiaggregante piastrinico, riferiscono l’autore principale Essa Hariri, della Johns Hopkins Medicine di Baltimora, e colleghi.
I pazienti trattati con aspirina avevano anche meno probabilità di avere una rapida progressione dell’AAA, definita come una variazione annuale del diametro superiore a 0,5 cm/anno.
Gli autori dello studio rilevano che le ultime linee guida statunitensi sulla malattia aortica contengono una raccomandazione di classe 2b che afferma che l’aspirina a basso dosaggio può essere presa in considerazione nei pazienti con AAA e ateroma concomitante e/o ulcera aterosclerotica penetrante. Almeno una parte della giustificazione per tale guida è che l’aspirina ha un effetto protettivo contro l’aterosclerosi e la maggior parte degli aneurismi nell’aorta infrarenale sono aterosclerotici.
Inoltre, secondo gli scienziati, ci sono prove che l’aspirina rallenti la crescita degli aneurismi in altre parti del corpo, compreso il cervello, dicendo di non essere sorpreso, quindi, di vedere un’indicazione di un effetto simile nell’aorta.