Le farmacie del Lazio in prima linea nella Giornata Internazionale per l’eliminazione del tumore della cervice uterina
Lo scorso 17 novembre si è celebrata la Giornata Internazionale per l’eliminazione del tumore della cervice uterina, occasione che quest’anno ha coinciso con il terzo anniversario della call to action lanciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: eliminare il tumore della cervice uterina entro il 2030, promuovendo la prevenzione attraverso la vaccinazione e lo screening.
Anche quest’anno, Federfarma Lazio ha contribuito attraverso azioni di sensibilizzazione rivolte alla comunità e alle istituzioni, sottolineando l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce partecipando ad alcune delle iniziative in programma come il Convegno istituzionale “Speciale papilloma virus – Alleati per una Regione Lazio HPV Free” promosso dal Consiglio Regionale del Lazio.
“L’unione di forze è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di un futuro libero da questo tumore. Le farmacie del Lazio si confermano in prima linea e a supporto del Servizio Sanitario Regionale per offrire alla cittadinanza un accesso rapido a informazioni, vaccini e screening. Solo con la prevenzione possiamo fare la differenza,” ha dichiarato Eugenio Leopardi, presidente di Federfarma Lazio.
In occasione di questa importante ricorrenza, Federfarma Lazio ha scelto di dare un segnale forte e visibile di supporto alla causa, illuminando simbolicamente il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico e altri importanti edifici istituzionali, tra cui la Camera dei deputati, il Consiglio Regionale del Lazio e l’Ospedale Santo Spirito. L’illuminazione del Collegio rappresenta un impegno comune da parte delle Farmacie del Lazio nel “mettere in luce” le attività di sensibilizzazione e prevenzione, affinché il messaggio raggiunga il maggior numero di persone possibile.
Il cancro della cervice uterina è un tumore della sfera genitale femminile che colpisce la parte più esterna dell’utero, quella cioè facilmente esplorabile con la visita ginecologica. Il tumore è causato da un’infezione da papillomavirus umano (HPV), che si trasmette per via sessuale ed è molto frequente soprattutto nelle persone giovani.
Questa neoplasia è più frequente nella fascia giovanile. Nel 2022 sono state stimate 2.500 morti complessive per tutti i tumori dell’utero. La sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è pari al 68%. La probabilità di vivere ulteriori 4 anni condizionata ad aver superato il primo anno dopo la diagnosi è del 75%.