Linfoma mantellare. Aifa approva rimborsabilità di pirtobrutinib, primo e unico inibitore di BTK reversibile

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la rimborsabilità di pirtobrutinib, un nuovo farmaco per il trattamento del linfoma mantellare recidivato o refrattario in pazienti adulti precedentemente trattati con un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK).

Pirtobrutinib è caratterizzato da un meccanismo d’azione innovativo ed è infatti il primo e unico inibitore di BTK reversibile (non covalente) approvato in questi pazienti.

Pirtobrutinib è un inibitore altamente selettivo (300 volte più selettivo per BTK rispetto al 98% delle altre chinasi testate negli studi preclinici), non covalente (reversibile) dell’enzima BTK. BTK è un bersaglio molecolare consolidato che si trova in numerose leucemie e linfomi a cellule B, tra cui il linfoma a cellule del mantello.

Pirtobrutinib è un farmaco orale approvato dall’Ema, in compresse da 100 mg o 50 mg da assumere una volta al giorno alla dose di 200 mg, con o senza cibo, fino alla progressione della malattia o a una tossicità inaccettabile.

Il linfoma mantellare è una rara forma di linfoma non-Hodgkin, ossia di un tumore maligno del sangue che colpisce gli organi del sistema linfatico. Ogni anno, circa una persona su 200.000 in tutto il mondo sviluppa l’MCL.

Il linfoma mantellare, in particolare, è legato alla proliferazione incontrollata di un particolare tipo di globuli bianchi – i linfociti di tipo B – e si sviluppa in un’area dei linfonodi chiamata mantello. Con il progredire del tumore, può diffondersi al midollo osseo, alla milza, al fegato o all’apparato digerente.

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