Antibiotico-resistenza. A Verona un progetto di prevenzione che coinvolge le farmacie

Per resistenza agli antibiotici (AMR, Anti Microbial Resistance) si intende l’incapacità degli antibiotici, somministrati alle dosi terapeutiche, di ridurre la sopravvivenza o di inibire la replicazione dei batteri patogeni.
Oggi nella sede dell’ULSS 9 Scaligera a Verona è stato presentato il progetto “Le buone pratiche per la salute – Lotta all’antibiotico resistenza”: una campagna di informazione, con un questionario già distribuito in oltre 2.500 copie nelle farmacie e un altro set di domande disponibile online, accessibile con un codice QR e distribuito nelle Farmacie di Federfarma, allo scopo di rilevare il grado di consapevolezza dei cittadini nell’uso appropriato degli antibiotici.
A illustrare il progetto e il relativo questionario sono stati i rappresentanti dell’ ULSS 9 Scaligera, e il Presidente Federfarma Verona Elena Vecchioni.

“Le 258 farmacie di Federfarma Verona hanno aderito alla campagna “Le buone pratiche per la salute – Lotta all’antibiotico resistenza” perché verifichiamo con mano tutti i giorni quanto sia importante la cultura del corretto utilizzo degli antibiotici – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona –. Vorremmo anche fare capire alla cittadinanza che il farmacista quando nega la dispensazione di un farmaco, in particolare un antibiotico richiesto senza la prescrizione di una ricetta medica, lo fa per tutelare la salute del paziente e, come si vede purtroppo dai dati drammatici, anche dell’intera collettività nel presente e nel futuro.
Invitiamo quindi a non utilizzare vecchi blister facendosi autodiagnosi che spesso sono fallaci, assumendo antibiotici che magari per la patologia in atto sono totalmente inutili, ma di recarsi sempre dal proprio medico di medicina generale per farsi prescrivere la corretta terapia.
L’antibiotico resistenza, conclude Vecchioni, deve essere combattuta anche attraverso il corretto smaltimento, presso le farmacie o nelle isole ecologiche, di questa classe di farmaci molto dannosa se dispersa nell’ambiente”.

La resistenza agli antibiotici è un problema complesso imputabile a diverse cause: l’aumentato uso di questi farmaci, spesso non appropriato sia in medicina umana che veterinaria; l’uso degli antibiotici in zootecnia e in agricoltura; e una maggiore diffusione dei ceppi resistenti dovuto a un aumento dei viaggi e degli spostamenti internazionali. L’uso continuo degli antibiotici, anche in campo veterinario, aumenta la pressione selettiva, favorendo così l’emergere, la moltiplicazione e la diffusione dei ceppi resistenti. Inoltre, la comparsa di patogeni resistenti contemporaneamente a più antibiotici (multidrug-resistance) riduce ulteriormente la possibilità di un trattamento efficace.

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