L’uso di paracetamolo in età pediatrica potrebbe aumentare il rischio di asma nell’adolescenza
Secondo uno studio presentato a Parigi in occasione del congresso annuale dell’European Respiratory Society, l’impiego di paracetamolo durante i primi due anni di vita si lega ad un incremento del rischio di asma nella tarda adolescenza. Questa maggiore suscettibilità a problematiche di tipo respiratorio dipenderebbe da una particolare variante del gene della glutatione-transferasi GST. La ricerca ha anche dimostrato che un’altra variante genica del gene GST, GSTM1, sarebbe legata ad una riduzione della funzione polmonare. Gli scienziati, inoltre, hanno ipotizzato che le persone che non possiedono un’attività enzimatica a pieno regime di GST si caratterizzano per la presenza di variazioni o delezioni genetiche comuni, che le rendono più suscettibili agli eventi avversi a livello polmonare derivanti dall’impiego del paracetamolo. Su questi presupposti è stato disegnato lo studio, che ha voluto verificare la correttezza dell’ipotesi sopra descritta su un campione di 620 soggetti pediatrici che erano stati seguiti dalla nascita fino al compimento dei 18 anni. Raggiunta la maggiore età, questi soggetti sono stati sottoposti a raccolta di un campione ematico e della saliva, al fine di testarlo per la presenza di varianti dei geni GST: GSTT1, GSTM1 e GSTP1. In seguito sono stati sottoposti a visita clinica per accertare la presenza di asma, nonché a test spirometrico per misurare la quantità di aria inalata ed esalata con il respiro, tramite boccaglio. I ricercatori hanno osservato che una variante del gene GSTP1, GSTP1 Ile/Ile (nella quale l’aminoacido isoleucina è ereditato da entrambi i genitori) era associata ad un rischio maggiore di sviluppare asma al compimento della maggiore età. In particolare, gli studiosi hanno rilevato che “nei soggetti pediatrici portatori di questa variante genica, il rischio di sviluppare asma è risultato 1,8 volte più elevato in concomitanza con ciascun raddoppiamento dei giorni di esposizione al paracetamolo rispetto a quelli meno esposti. Per contro, l’incremento dell’esposizione al paracetamolo nei soggetti pediatrici portatori di altri tipi di GSTP1 non ha alterato il rischio di asma”.