L’utilizzo di una vettura aziendale per la consegna di farmaci a domicilio
Vorrei organizzare la consegna di farmaci a domicilio, chiedendo ai collaboratori di effettuare la consegna durante l’orario di lavoro.
E senza pretendere che usino la loro vettura personale, vorrei acquistare un piccolo mezzo aziendale da adibire solo a queste consegne di farmaci. In caso di incidente stradale, come posso tutelare i dipendenti? Sono coperti dall’assicurazione automobilistica, da quella professionale e dall’INAIL?
In generale sembra certo preferibile far effettuare la consegna dei farmaci a un fattorino, un autista o un “tuttofare” della farmacia, insomma una figura di lavoratore cui meglio si attaglino queste specifiche prestazioni, e comunque una figura molto più adeguata del farmacista collaboratore. Scartando inoltre, come giustamente Lei osserva, l’utilizzo di vetture di proprietà della persona incaricata, è corretto e anche opportuno acquistarne una – immatricolata come autocarro, anche per i vantaggi fiscali che ne derivano – da “intestare” alla farmacia. Con la vettura dovrà altresì “viaggiare” ragionevolmente una lettera/attestazione della farmacia che indichi le generalità dell’incaricato o degli incaricati [cioè di tutti i lavoratori autorizzati dalla farmacia a condurre il mezzo aziendale ai fini indicati e/o per ragioni inerenti all’esercizio dell’attività]. In caso di incidente stradale, i dipendenti sarebbero in ogni caso coperti dalla RC obbligatoria del veicolo e anche dall’Inail, ma solo quando l’ipotetico sinistro si verifichi durante il normale orario lavorativo del dipendente/fattorino/autista ecc. Non ci pare invece necessario permettere al dipendente l’utilizzo del veicolo della farmacia anche per motivi personali (andata e ritorno da casa, uscite domenicali, ecc.): potrebbero infatti derivarne conseguenze anche di ordine pratico per il datore di lavoro, libero tuttavia – naturalmente – di assumerle. Comunque in tale eventualità il lavoratore, in caso di incidente durante il normale (non occasionale, quindi) tragitto di andata e ritorno casa/farmacia, sarebbe “coperto” da infortunio in itinere, tutto sommato un’ulteriore “grana” per il datore di lavoro. Quanto, infine, all’assicurazione professionale, nel Suo caso specifico non ci pare che la polizza assicurativa della farmacia “copra” l’esercizio oltre i limiti della polizza auto, pur trattandosi di un mezzo aziendale, e anzi si tenga presente che anche la polizza auto è operativa solo quando alla guida del mezzo assicurato ci sia/fosse una persona espressamente indicata nella polizza stessa o in un modulo aggiuntivo.
(giorgio bacigalupo)