Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa. Farmaci su misura e maggiore aderenza

Importanti novità in arrivo per i pazienti affetti da Malattie Infiammatorie Croniche IntestinaliMICI, la Malattia di Crohn e la Colite Ulcerosa, con nuovi trattamenti disponibili o in fase di registrazione che permetteranno di migliorare sia le risposte cliniche che l’aderenza terapeutica.
Le analisi dei più recenti studi registrativi e dei dati in real world saranno al centro del convegno “Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali – Approccio Problem Solving”, è il titolo dell’ incontro in programma il 22-23 settembre a Foggia.

Negli ultimi 2-3 anni c’è stato un fiorire di studi che hanno portato alla registrazione di nuovi farmaci, tra cui le cosiddette small molecules, le piccole molecole, di cui in parte già si dispone.

“Con le più recenti terapie è aumentato di oltre il 30-40% il numero di persone che riescono a controllare la malattia, anche se naturalmente non esiste una terapia risolutiva vista la natura autoimmune – spiega il Dott. Rodolfo Sacco, Direttore Struttura Complessa di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Foggia –
Da un lato vi sono classici farmaci di prima linea come infliximab o adalimumab di cui possono essere impiegate le versioni biosimilari a costo ridotto, dall’altro abbiamo terapie di seconda linea come Vedolizumab o Ustekinub e più recentemente tofacitinib, upadacitinib e filgotinib per la colite ulcerosa e risankizumab per il Crohn.
La disponibilità di questi diversi farmaci permette numerosi vantaggi. Anzitutto, si va sempre più verso una terapia a misura di paziente. Inoltre, l’avvento delle piccole molecole rappresenta una svolta nell’approccio alle MICI anche dal punto di vista logistico, in quanto grazie alla somministrazione orale e a domicilio si ottiene una maggiore aderenza alla terapia. Infine, le piccole molecole, quando efficaci, danno un risultato in poche settimane.
Ciò non toglie che ciascun farmaco debba essere monitorato dagli specialisti competenti e che i pazienti debbano essere sottoposti a un follow up per valutare l’andamento della terapia ed eventuali effetti collaterali”.

Le nuove opportunità terapeutiche costituiscono un progresso significativo, visto che Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa sono malattie altamente invalidanti, che spesso esordiscono in età giovanile, condizionando attività scolastica, lavorativa, sociale.
Si stima che in Italia colpiscano circa 250/300mila persone, ma i numeri sono in crescita: un dato probabilmente legato anche alla maggiore sensibilizzazione della popolazione e al miglioramento della capacità diagnostica.

Nell’ambito del convegno sarà messo in luce l’approccio multidisciplinare necessario per affrontare queste patologie, con il ruolo sinergico di figure come chirurgo, radiologo, anatomopatologo, nutrizionista, pediatra.
L’iniziativa sarà anche l’occasione per consolidare il progetto di una rete pugliese, a cui si sta lavorando da oltre un anno sulla base del modello siciliano.

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