
Ministero della salute. Il cannabidiolo entra nella tabella degli stupefacenti
Da ieri, 21 settembre, il cannabidiolo, estratto ottenuto dalla cannabis, è entrato nella tabella degli stupefacenti e non potrà più essere venduto nei negozi ad esempio sotto forma di olio in gocce.
È, infatti, in vigore dal 20 settembre il decreto del ministero della Salute , pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 agosto, che ha revocato la sospensione del decreto del 2020 che inseriva le composizioni per somministrazione ad uso orale di Cbd nella tabella dei medicinali allegata al testo unico sulle droghe.
Nelle farmacie italiane sono venduti diversi tipi di preparati a base di Cbd a uso galenico (distinto dal Thc che ha invece effetto psicotropo), ma il prodotto con concentrazioni inferiori è venduto anche nei canapa shop, nelle erboristerie e nei tabaccai ed è utilizzato per favorire il rilassamento, diminuire ansia e lenire dolori.
Il Cannabidiolo resta comunque un medicinale a tutti gli effetti, e quindi si potrà continuare ad acquistare in farmacia, ma solo su prescrizione medica e per determinate patologie.