Ministero della salute. Innalzato il livello di allerta dengue

A causa dell’aumento globale dei casi di dengue, su disposizione del Direttore Generale, Francesco Vaia, gli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (Usmaf-Sasn) hanno avuto l’indicazione di innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia.

Le indicazioni sono arrivate agli uffici con una nota del ministero della salute. Il ministero fa riferimento ad una mappa del rischio pubblicata dal Centers of Disease Control and Prevention americano: una lunga lista di paesi del Sud America, Africa, Asia e isole del pacifico.

In Brasile è emergenza dengue con oltre 500mila casi e la situazione si aggrava anche in Argentina dove la malattia è stata rilevata in più della metà delle sue province.

“Il Regolamento Sanitario Internazionale – si legge nel documento – prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti”.

Viene anche data l’indicazione di vigliare attentamente sulla disinsettazione degli aeromobili e di valutare l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori ed altri infestanti e di disinfestazione.

Attualmente esiste un unico vaccino disponibile in Italia approvato dall’Agenzia italiana del farmaco. L’efficacia complessiva del vaccino vivo attenuato contro Dengue è dell’80% a 12 mesi dalla seconda dose. L’efficacia contro le ospedalizzazioni è del 90% a 18 mesi. I risultati a lungo termine, a quattro anni e mezzo, hanno dimostrato un’efficacia complessiva del vaccino del 61,2% nel prevenire la malattia e dell’84,1% nel prevenire l’ospedalizzazione.

Il protocollo di vaccinazione prevede due dosi sottocutanee, somministrate ad almeno tre mesi di distanza l’una dall’altra.

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