Ministero della salute. Presentate le linee programmatiche: nuova governance farmaceutica e pay-back

“La Sanità non ha bisogno di norme frettolose, che magari nel passato hanno nascosto tranelli, ed errori. Perché di interventi chiari e trasparenti, di aggiustamenti anche non piccoli, la Sanità pubblica ha bisogno. Avendo sempre la barra dritta verso un obiettivo: la centralità dei pazienti e i loro diritti costituzionalmente garantiti”. È quanto ha affermato ieri il ministro della Salute Giulia Grillo, durante la presentazione delle linee programmatiche del ministero della Salute alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato. Per quanto riguarda la farmaceutica, il ministro Grillo ha precisato: “stiamo già lavorando di comune accordo per individuare, se possibile, una soluzione per il pay-back della farmaceutica per gli anni 2013/2015 e 2016, confronto che sta avvenendo già da un paio di settimane e che vede la collaborazione dei tecnici del Ministero della Salute, del MEF oltre che dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA). Contemporaneamente ho predisposto un tavolo per il governo della farmaceutica, altra disposizione di legge disattesa, e dei dispositivi medici. Anche in questo caso saranno protagoniste le Regioni e le Province autonome insieme ai Ministeri della Salute, dell’Economia e delle finanze e dello Sviluppo economico, oltre che alcuni esperti di chiara e comprovata capacità di livello internazionale. L’obiettivo è mettere ordine ad un sistema avendo come unico interesse quello dei cittadini”. Altri punti importanti delle linee programmatiche del dicastero sono il Piano nazionale di cronicità e il Piano prevenzione. “Riguardo il Piano nazionale delle cronicità – ha affermato Grillo – non è mai abbastanza, tanto meno superfluo, sottolinearne l’importanza. In Italia sono quasi 24 milioni le persone che hanno una o più malattie croniche e sapere che non sono molte, anzi decisamente poche, le Regioni che lo hanno recepito formalmente non suona certo come qualcosa di positivo. In proposito, dalle associazioni dei cittadini sono arrivate richieste affinché nel nuovo sistema nazionale di garanzia dei LEA venga introdotto il monitoraggio rispetto al recepimento e all’attuazione del Piano. Mi sembra un aspetto ampiamente condivisibile. Esattamente com’è da condividere l’idea di elaborare un regolamento per individuare gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza territoriale. Un lavoro certamente complesso, ma necessario per realizzare in modo appropriato tutti gli investimenti utili ad una corretta presa in carico dei pazienti al di fuori degli ospedali in una logica di continuità assistenziale. Da questo punto di vista può essere certamente utile sia l’apporto del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), sia la realizzazione di un nuovo Piano nazionale della prevenzione, considerata l’ormai prossima scadenza dell’attuale”. Altra questione scottante è quella dei vaccini. “Il tema dei vaccini è uno dei punti del programma di Governo – ha evidenziato il ministro della Salute -. Nel quale affermiamo che, pur con l’obiettivo di tutelare la salute individuale e collettiva, garantendo le necessarie coperture vaccinali, va affrontata la tematica del giusto equilibrio tra il diritto all’istruzione e il diritto alla salute, tutelando i bambini in età prescolare e scolare che potrebbero essere a rischio di esclusione sociale. In questa direzione sta lavorando la maggioranza con un disegno di legge parlamentare che supererà la legge Lorenzin” Nata, peraltro, come decreto legge e approvata di fretta e furia in due mesi la scorsa Legislatura. Intanto sto lavorando per la realizzazione dell’Anagrafe nazionale vaccini, il vero punto di svolta fin qui gravemente trascurato. E ho insediato un tavolo di esperti indipendenti a sostegno della pianificazione strategica in materia, per affrontare il fenomeno della diffidenza e del dissenso vaccinale, secondo le indicazioni internazionali a partire dall’Oms, e per aggiornare il Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Voglio poi aggiungere, sempre in tema di vaccini, che altro pilastro decisivo sarà la comunicazione sulla necessità delle vaccinazioni. E sulla comunicazione il ministero si impegnerà con tutte le sue forze”.

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