Muschietti: “Nell’attività di prevenzione, lo Stato deve “usare” meglio le farmacie, i farmacisti e i medici di medicina generale”
“La celebrazione della Giornata mondiale del diabete arriva quest’anno in concomitanza con le tragiche vicende legate al maltempo, che ribadiscono una lezione che il nostro Paese fatica a imparare: prevenire è infinitamente meglio e più efficace che curare. Vale per il territorio, dove ci accorgiamo di quanti danni provocano l’incuria, il pressapochismo, il mancato contrasto agli abusi soltanto quando siamo costretti a contare i morti e assistiamo alla devastazione. Ma vale anche e soprattutto per la salute, dove le morti per assenza di prevenzione non sono poche decine ma milioni, anche se non fanno rumore e non finiscono sui giornali. Ma, se appena ci si pensa, ignorare la prevenzione significa di fatto rendersi corresponsabili di una vera e propria strage. E bisognerà prima o poi gridarlo a voce alta”.
A dichiararlo Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite. Muschietti ricorre ad un’immagine forte e volutamente provocatoria per commentare la giornata mondiale dedicata alla prevenzione del diabete, malattia che cresce con inarrestabile progressione e pesa, come poche altre, sulla qualità della vita di chi ne soffre e sulle casse del nostro sistema sanitario.
“La medicina più efficace per contrastare questa malattia, le cui complicanze – è bene ricordarlo – uccidono, è notoriamente la prevenzione, che può e deve arrivare in particolare dalle farmacie di comunità e dai medici di medicina generale, i due ‘dottori della salute’ più vicini ai cittadini, ma il Ssn ancora non ha imparato a coinvolgerli e utilizzarli meglio di quanto non faccia ora, valorizzandone il ruolo sociale, la capillarità e la conoscenza personale diretta degli assistiti”.
Muschietti evita le considerazioni di circostanza e va dritto al centro di un problema che, è in primo luogo, di sanità pubblica e che, oltre al potenziamento della prevenzione primaria, va affrontato migliorando l’assistenza di malati che, se non adeguatamente trattati e seguiti, rischiano di produrre impatti devastanti per il sistema sanitario pubblico, anche sul piano economico, a causa dei costi dovuti alle complicanze.
“Dobbiamo evitare che il Diabetes Day del 14 novembre sia solo una celebrazione piena di belle parole e di iniziative che, alla fine, rischiano di rimanere solo buone intenzioni e diventi invece l’occasione per assumere concrete decisioni di politica sanitaria” continua Muschietti, facendo riferimento in particolare alle scelte che, grazie anche alla digitalizzazione della sanità, possono e debbono essere compiute per raggiungere una migliore gestione economico-finanziaria dell’assistenza ai malati diabetici, per assicurare e verificare l’effettiva appropriatezza terapeutica e per porre in essere strategie mirate di prevenzione primaria e secondaria.
“I nuovi strumenti, come la ricetta digitale e il fascicolo sanitario elettronico, se correttamente interpretati e inseriti in accordi e programmi quadro tra Regione e operatori, ovvero servizi di diabetologia e specialisti diabetologi, medici di medicina generale e – da ultimo ma certamente non ultime – farmacie del territorio” chiarisce il presidente di Farmacieunite “possono davvero avviare fin da subito percorsi virtuosi a tutto vantaggio dei pazienti, con effetti molto positivi anche per la sostenibilità economica dell’assistenza”.
“In questa direzione, Regione Veneto e Farmacieunite si sono già mosse da tempo” continua Muschietti “realizzando un progetto sperimentale per migliorare nel Veneto l’aderenza delle terapie per la cura delle patologie croniche più diffuse, tra le quali lo stesso diabete”.
La sperimentazione, ricorda Muschietti, sta andando avanti e consentirà anche di mettere a punto un nuovo modello organizzativo basato sull’applicazione di tecnologie ICT nelle farmacie territoriali, che permetta un’ottimale condivisione dei dati. “Applicando un modello organizzativo basato su queste tecnologie, e assegnando un ruolo centrale alle farmacie, stimiamo di migliorare come minimo del 20% l’aderenza terapeutica dei pazienti” afferma Muschietti. “E aiutare i pazienti ad assumere meglio le medicine non significa solo evitare sprechi, ma soprattutto aiutarli a stare meglio, evitare i ricoveri, guadagnare salute”.
“Il 14 novembre dovrebbe spingere tutti gli attori del sistema a concentrarsi, oltre che sulla prevenzione del diabete, anche sulla tematica cruciale dello sviluppo dell’assistenza primaria, frontiera decisiva per il futuro sostenibile del modello universale e solidaristico della sanità italiana” aggiunge ancora Muschietti, che al riguardo garantisce l’impegno del suo sindacato, “fin da subito a disposizione delle autorità sanitarie e di chiunque voglia portare avanti un discorso concreto nel solo interesse che conta: quello della salute dei cittadini”.
Per quanto concerne le iniziative propriamente dedicate al Diabetes Day, Farmacieunite ha scelto quest’anno di collaborare con Diabete Italia Onlus, distribuendone i materiali informativi in tutte le farmacie associate.
Le farmacie somministreranno anche un apposito questionario che permetterà di ricavare preziose indicazioni sulla relazione tra lo stile di vita e le abitudini alimentari dei cittadini e il rischio di insorgenza del diabete, consentendo così di fornire consigli e indicazioni personalizzate e perciò più utili ed efficaci in una prospettiva di prevenzione.