No ai tamponi in parafarmacia. Emendamento respinto in Senato

I farmacisti titolari di parafarmacia hanno subito l’ennesima bocciatura, questa volta nella prima Commissione in Senato, dell’emendamento che avrebbe permesso di effettuare i tamponi, oltre che nelle farmacie, anche nelle parafarmacie.
“Un diniego -dichiara il presidente di FNPI Davide Gullotta– che dimostra come, anche in un periodo di crisi ed emergenza come quello che stiamo vivendo, il buon senso e la logica sono superati dall’arroganza di una lobby.
Votare contro l’emendamento dimostra la miopia di quei partiti che hanno di fatto ignorato le esigenze dei tanti cittadini italiani che hanno bisogno di un tampone e si trovano a dover affrontare file di ore.
Ci lasciano sgomenti le dichiarazioni della Senatrice di Italia Viva, Annamaria Parente, che motiva il suo voto contro l’emendamento dicendo che le parafarmacie:” “non fanno parte del servizio sanitario nazionale, se non pochissime, quindi non sono nelle piattaforme che gestiscono le tessere sanitarie”. Sarebbe quindi stato necessario, a suo avviso, “creare un piattaforma parallela su dati sensibili” ma “somministrare tamponi anti Covid non è come dare un’aspirina al banco”.
Queste affermazioni – continua Gullotta – dimostrano quanto la senatrice non conosca le parafarmacie o sia stata male informata.
Le parafarmacie infatti fanno proprio parte del SSN perché ogni parafarmacia (e non solo alcune) ha un codice univoco di tracciabilità del farmaco(rilasciato dal Ministero della Salute), le parafarmacie inviano periodicamente al sistema TS i dati per il 730 precompilato, le parafarmacie inviano i dati degli scontrini parlanti all’agenzia delle entrate e le parafarmacie inviano i dati per le ricette elettroniche veterinarie anche di farmaci in triplice copia e non ripetibili(non dispensano solo banali Aspirine come affermato dalla Senatrice). Le dichiarazioni della senatrice se non fossero anche offensive sarebbero addirittura comiche per quanto sono errate.
Ci chiediamo- conclude il presidente Gullotta– come un politico che ricopre incarichi così importanti possa ignorare e votare di conseguenza su questioni così importanti e che coinvolgono la salute di tanti cittadini”.

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