
Nominato il nuovo Dg Aifa. Incarico temporaneo per Anna Rosa Marra
Dopo la lettera del ministro della Salute Orazio Schillaci che dava attuazione allo spoils system, nei giorni scorsi è arrivato il nome del dopo Magrini. Si tratta della dottoressa Anna Rosa Marra, nominata con decreto del Ministro della Salute, sostituto del Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
Il suo sarà un incarico pro tempore e durerà presumibilmente fino a primavera, quando si concluderà l’iter della riforma dell’Agenzia, approvata lo scorso 14 dicembre. Anna Rosa Marra, che in AIFA ricopre il ruolo di Direttore dell’Area Vigilanza Post-Marketing dal 2017, è il dirigente dell’Agenzia con maggiore anzianità di servizio.
Marra è laureata in Farmacia e ha ricoperto in AIFA diversi ruoli, tra cui Direttore del Settore HTA ed Economia del farmaco, Direttore dell’Ufficio Valutazione e Autorizzazione e Coordinatore dell’Area Registrazione, Direttore dell’Ufficio Autorizzazioni all’Immissione in commercio, Direttore dell’Ufficio Autorizzazioni Officine – Area Produzione e Controllo; in passato ha avuto incarichi dirigenziali al Ministero della Salute.
Anna Rosa Marra sarà alla guida dell’Agenzia Italiana del Farmaco da oggi (25 gennaio 2023) fino al nuovo assetto definito dal Decreto Legge n. 169 del 2022.
“La dottoressa Annarosa Marra – ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci in un’intervista al Corriere della Sera – dirigerà l’ente in via temporanea fino a quando sarà pronto il nuovo regolamento che ridisegna l’organismo.
Contiamo di farlo in 2-3 mesi. Il nuovo assetto assicurerà maggiore efficienza e rapidità nell’approvazione dei medicinali. Alla presidenza del Consiglio di amministrazione resta il virologo Giorgio Palù”.
Il numero uno del dicastero ha rassicurato tutti in merito ad autonomia e indipendenza dell’Agenzia Italiana del Farmaco. “Finora il direttore generale è sempre stato indicato dal ministro della Salute entrante, secondo regolamento.
Tutti i governi attuano lo spoils system. È normale chiamare ai vertici uomini di fiducia ma non è mio interesse interferire col lavoro dei tecnici. L’Aifa manterrà la sua indipendenza”.