Nuova Governance farmaceutica. Dubbi e aspettative della filiera

“Le tante novità previste nelle nuove linee guida per la Governance del farmaco contengono certamente, dal nostro punto di vista, una serie di indicazioni positive”, questo è il commento di Riccardo Palmisano presidente di Assobiotec – Federchimica. ‘Il cambiamento spesso spaventa – continua Palmisano – ma analizzando la proposta presentata dal Ministro della Salute Giulia Grillo, troviamo una serie di elementi che vanno nella direzione giusta”.

In particolare, continua il presidente di Assobiotec,” la semplificazione della governance, l’efficientamento delle procedure per garantire alle aziende tempi affidabili, la rimodulazione periodica dell’ammontare dei tetti di spesa in relazione all’evoluzione del settore farmaceutico (horizon scanning), il mantenimento dei fondi per gli innovativi e gli oncologici innovativi, il riordino di Commissione tecnico scientifica e Comitato prezzi e rimborso dell’Agenzia italiana del farmaco, finalizzato ad evitare duplicazione e a ridurre i tempi, così come la revisione dei criteri per attribuire l’innovazione, che francamente, ad oggi, non funzionano”.

Enrique Hausermann presidente Assogenerici, invece auspica che “le risorse liberate grazie alla concorrenza generata da equivalenti e biosimilari siano interamente reinvestite nel capitolo della farmaceutica, contribuendo così a rendere sostenibile l’accesso alle terapie più innovative e che l’annunciata revisione del Prontuario terapeutico e la riallocazione delle risorse non si traduca in un impoverimento complessivo delle potenzialità di cura garantite ai cittadini, privilegiando una spirale al ribasso che avrebbe come unico effetto quello di schiacciare la concorrenza”.

Tutt’altro che entusiasta delle linee guida sulla nuova governance farmaceutica si è dimostrato il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi. “Mi dispiace soprattutto per i malati italiani – ha commentato -perché nonostante i progressi scientifici e della ricerca in questa nuova governance vedo soprattutto un ritorno al passato. “Dire che i farmaci sono tutti uguali significa negare il valore cardine della vita umana che è la ricerca per il progresso e per la salute”.

“Sono convinto che, così come annunciato dallo stesso ministro Grillo, si tratti di un documento di indirizzo. Quindi mi auguro che nell’attuazione ci siano tutti i margini per dare a queste linee guida un equilibrio scientifico e non solo economico”, ha concluso Scaccabarozzi.

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