Obesità. In arrivo un nuovo farmaco che assicura un calo ponderale del 24%

Potrebbe arrivare presto un nuovo farmaco contro l’obesità più efficace di quelli già in uso, caratterizzato da un nuovo meccanismo d’azione in grado di massimizzarne l’effetto. Nei dati presentati durante il congresso 2023 dell’American Diabetes Association (ADA) il triplo agonista sperimentale di Lilly, retratutide, ha stabilito un nuovo primato con un calo ponderale del 24%.

Retatrutide appartiene alla classe delle incretine, principi attivi progettati per imitare l’azione dell’ormone GLP-1 (rallenta lo svuotamento gastrico, aumenta il senso di sazietà e riduce l’appetito). Ma rispetto agli analoghi del GLP-1 già disponibili, come semaglutide, il nuovo farmaco interagisce pure con i recettori del glucagone e del polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP).

Secondo i risultati di uno studio randomizzato condotto in doppio cieco e contro placebo su 600 persone con sovrappeso o obesità, con o senza diabete di tipo 2, il nuovo farmaco ha prodotto in modo sicuro la maggior perdita di peso raggiunta sinora.

In 338 pazienti con sovrappeso o obesità e senza diabete di tipo 2, il trattamento con retatrutide alla dose di 12 mg per via sottocutanea settimanale (la dose più alta testata) ha comportato un calo ponderale medio del 24% rispetto al basale dopo 48 settimane.

In 281 pazienti con sovrappeso o obesità e concomitante diabete di tipo 2, la stessa dose ha portato a una riduzione del peso di quasi il 17% rispetto al basale dopo 36 settimane di trattamento.

Lo studio ha anche dimostrato che il farmaco ha contribuito a migliorare la pressione sanguigna e i livelli di zucchero nel sangue. Tra gli effetti collaterali ci sono nausea e vomito.

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