Omeoimprese: 9 milioni di italiani utilizzano farmaci omeopatici

Secondo gli ultimi dati pubblicati da Omeoimprese, oltre l’80 % degli italiani conosce la medicina omeopatica e a farne uso è il 17 % della popolazione.

Significa che quasi 9 milioni di italiani utilizzano farmaci omeopatici, di cui il 62% ricorrono all’omeopatia per curare riniti e raffreddori; il 34 % per problemi dell’apparato respiratorio e contro le allergie, mentre il 31% per combattere problemi digestivi; il 27% per dolori articolari e muscolari; il 26 per cento per problemi gastrointestinali.

“Dalla fine del 2019 in poi – spiega il presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga – ogni medicinale in vendita nelle farmacie avrà un’AIC, esattamente come accade per i prodotti allopatici”.

“Il farmaco omeopatico è infatti considerato un SOP, ovvero ‘prodotto senza obbligo di ricetta’ e chiudere questa fase di riordino del settore è assolutamente necessario per dare certezze ad un comparto importante per l’economia del Paese e ai milioni di medici e pazienti che si affidano alla medicina omeopatica. Ad oggi, grazie all’impegno dell’Agenzia del Farmaco, già circa 1.000 medicinali hanno concluso il processo di valutazione”, continua.

“Tra i prossimi obiettivi del comparto – sottolinea il presidente di Omeoimprese – riveste un ruolo di primaria importanza l’iter per ottenere le indicazioni terapeutiche all’interno dei farmaci per equiparare, anche sotto questo aspetto, l’Italia agli altri Paesi europei”.

Sul territorio tante le iniziative messe in atto dalle Società Scientifiche del settore, tutte accreditate e riconosciute dal Ministero della Salute.

“Le aziende – prosegue Gorga- sono coinvolte in un dialogo aperto, costruttivo e trasparente con il Ministero della Salute per definire finalmente tutti gli altri aspetti che sarebbe importante risolvere appena chiusa questa delicatissima e storica fase di regolamentazione a cominciare dalle indicazioni terapeutiche da inserire in confezione come accade in tutti gli altri Paesi della UE”.

“Ben venga ogni tipo di regolamentazione da parte delle Istituzioni sanitarie a garanzia della sicurezza e della efficacia dei prodotti assimilati ai farmaci, perché è importante che la salute dei cittadini sia sempre tutelata” commenta Marco Cossolo, presidente Federfarma.

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