
Omeoimprese. In crescita il mercato dei medicinali omeopatici
Le vendite dei medicinali omeopatici nel 2021 non accennano a diminuire, in termini di fatturato si registra il medesimo dato dell’anno precedente, il che è un dato sostanzialmente positivo dopo la leggera contrazione registrata negli anni precedenti. Interessante invece, la riduzione del prezzo medio (-4%), ascrivibile ad un taglio dei prezzi.
È quanto riferisce il bilancio annuale di Omeoimprese, l’associazione che in Italia rappresenta il comparto farmaceutico delle aziende produttrici di medicinali omeopatici e antroposofici, divulgato alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Omeopatia.
“Abbiamo chiuso il 2021 con un dato positivo in termini di volumi e – precisa il presidente dell’associazione, Giovanni Gorga – il fatturato complessivo è vicino a quello dello scorso anno. Se il trend è stato un incremento lento ma costante delle vendite, dobbiamo considerare che i prodotti omeopatici sono stati venduti ad un prezzo medio più basso rispetto a 12 mesi fa, elemento in controtendenza con il mercato farmaceutico complessivo e con altri comparti come OTC e integratori”.
“In una situazione nazionale che ha visto un’impennata del costo della vita e un aumento generale dei prezzi, le nostre aziende – prosegue – hanno fatto una scelta in controtendenza, mettendosi al servizio della salute. Una decisione che è stata premiata da medici, farmacisti e pazienti. Tuttavia, adesso il comparto si trova di fronte alla necessità di rivedere l’intero listino tariffario. Da tempo Omeoimprese chiede una rimodulazione di alcune voci tariffarie, senza però ottenere ascolto da parte delle Istituzioni sanitarie, nonostante una recente audizione in Commissione Attività Produttive del Senato relativamente alla discussione del Ddl Concorrenza”.