Osteoporosi post-menopausa. Alendronato effervescente migliora aderenza e persistenza alla terapia
Uno studio italiano ha dimostrato che una formulazione effervescente e tamponata di alendronato, migliora la persistenza alla terapia in pazienti affette osteoporosi post-menopausale.
La nuova formulazione effervescente e tamponata di alendronato 70 mg, bioequivalente rispetto alla compressa tradizionale, si caratterizza per la completa solubilizzazione del principio attivo, con un pH relativamente elevato (pH 5), in grado di prevenire l’impatto dell’acidità dello stomaco e minimizzare i danni in caso di eventuale reflusso gastroesofageo.
Inoltre, transitando velocemente nell’esofago, riduce il rischio di aderenza delle particelle alla mucosa esofagea.
Come tutte le terapie croniche, anche la terapia dell’osteoporosi è inficiata, nella pratica clinica reale, da due problemi: l’aderenza e la persistenza, ovvero il mantenimento della terapia per il tempo prescritto.
Dai risultati dello studio è emerso che la persistenza alla terapia con alendronato effervescente a 6 e a 12 mesi è stata pari, rispettivamente, al 91% e all’81% rispetto al 75% e al 69% osservato nelle pazienti trattate con la formulazione standard di alendronato.
L’alendronato appartiene ad un gruppo di farmaci non ormonali denominati bifosfonati. Previene la perdita di tessuto osseo che si verifica nelle donne dopo la menopausa e favorisce la ricostruzione dell’osso. Riduce il rischio di fratture della colonna vertebrale e dell’anca.
L’osteoporosi è un assottigliamento e un indebolimento delle ossa. È comune nelle donne dopo la menopausa. In menopausa, le ovaie smettono di produrre gli ormoni femminili, gli estrogeni, che contribuiscono a mantenere sano lo scheletro della donna.
Di conseguenza, si verifica perdita di tessuto osseo e l’osso diviene più debole. Il rischio di osteoporosi è tanto più grande quanto più precocemente la donna raggiunge la menopausa.
Nelle fasi iniziali, l’osteoporosi normalmente non dà sintomi. Se tuttavia non si interviene con un trattamento, possono verificarsi delle fratture. Anche se usualmente le fratture sono dolorose, le fratture delle ossa della colonna vertebrale possono non essere avvertite fino a quando non risultino in una diminuzione della statura.
Le fratture possono verificarsi durante le normali attività quotidiane come alzare pesi, o con piccoli traumi che non sarebbero in grado di provocare fratture nell’osso normale. Le fratture si verificano normalmente nell’anca, nella colonna vertebrale o nel polso e possono essere non solo dolorose ma possono portare a notevoli problemi, come per esempio incurvamento della schiena e limitazioni nei movimenti.