Psicofarmaci: boom tra gli adolescenti e dipendenze in crescita

La Società Italiana di Neuro-Psico-Farmacologia (SINPF) ha lanciato l’allarme sull’uso di psicofarmaci a scopo ‘ricreativo’ tra gli adolescenti, un nuovo fenomeno di dipendenza in costante crescita e che riguarderebbe un giovane su 10.

“Gli psicofarmaci rappresentano per molti un’ancora di rassicurazione per aumentare le performance scolastiche e i livelli di attenzione, per migliorare l’aspetto fisico quando combinati a farmaci dietetici, per potenziare i livelli di autostima, per sentirsi in forma, migliorando sonno e umore – spiega Matteo Balestrieri, Ordinario di Psichiatria all’Università di Udine e co-presidente della SINPF – e spingono quindi i giovani ad assumerli sfuggendo al controllo in famiglia, reperiti in luoghi sicuri, come la casa in caso di familiari che già ne facciano uso, o in altri molto più insidiosi, come il web e la strada, sedi di un nuovo e più moderno spaccio, con reali rischi di overdose”.

“Un trend, purtroppo, sempre più generalizzato tra i giovani e da cui non sono esenti neppure i ragazzi italiani, come dimostrano i dati dello studio ESPAD e le motivazioni che nei giovani alimentano il fenomeno”, aggiunge Balestrieri.

Secondo lo studio ESPAD, la tipologia di psicofarmaci senza prescrizione medica maggiormente utilizzata nel corso dell’ultimo anno è quella dei farmaci per dormire (5%). Seguono quelli per l’umore e le diete (1,7% per entrambe le tipologie) e quelli per l’attenzione (1,2%).

Le studentesse utilizzano in percentuale maggiore tutte le tipologie di psicofarmaci analizzate, con un rapporto di genere minimo pari a 1,8 in relazione ai farmaci per l’attenzione e un rapporto massimo più che triplo (3,4) quando si analizzano quelli per le diete.

In generale il Rapporto riferisce inoltre che il 18% degli studenti ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso del 2021; il 2,8% ne ha fatto un uso frequente e che quasi il 10% degli studenti è un “poliutilizzatore”, facendosi di almeno due sostanze negli ultimi 12 mesi.

La sostanza illegale più diffusa è la cannabis, seguita dalle così dette New Psychoactive Substances, sostanze sintetiche che mimano gli effetti di altre sostanze più note.

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