Psoriasi. L’anticorpo monoclonale bimekizumab efficace e sicuro a lungo termine

Durante l’American Academy of Dermatology che si è tenuto a Boston, sono stati ha presentato 11 abstract relativi a bimekizumab nel trattamento di pazienti adulti affetti da psoriasi a placche da moderata a severa.

Bimekizumab è un anticorpo monoclonale IgG1 umanizzato progettato per inibire selettivamente e direttamente le interleuchine 17A (IL-17A) e 17F (IL-17F), due citochine che svolgono un ruolo chiave nei processi infiammatori.

La presentazione ha fornito dettagli in merito a nuove analisi di dati aggregati provenienti da cinque studi clinici di fase 3/3b su bimekizumab, rivelando come oltre l’80% dei pazienti che avevano raggiunto una completa skin clearance (PASI100) alla settimana 16 e che avevano acconsentito a partecipare agli sudi di open-label extension (OLE) abbiano mantenuto la risposta lungo i 2 anni di follow up, senza che siano emersi nuove segnalazioni di farmacovigilanza.

Tra i poster presentati, nuovi dati dal periodo OLE dello studio di fase 3b BE RADIANT hanno mostrato che le risposte cliniche (PASI100 e PASI assoluto, PASI ≤2) raggiunte alla settimana 48 sono state mantenute fino alla settimana 96 con il trattamento continuativo con bimekizumab e sono migliorate per i pazienti che sono passati da secukinumab a bimekizumab all’ingresso nell’OLE.

La psoriasi colpisce quasi il 3% della popolazione e ne soffrono circa 125 milioni di persone nel mondo.

La psoriasi può avere un considerevole impatto fisico e psicologico sui pazienti, oltre ad essere dannosa per la loro qualità di vita, influenzando potenzialmente il lavoro, le attività ricreative, le relazioni, la vita familiare e sociale.

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