Quando serve osservare l’indice di rotazione delle scorte in farmacia

L’attenzione al magazzino parte da una corretta politica degli acquisti, e questi incidono direttamente sul cosiddetto indice di rotazione delle scorte, ovvero sul numero di volte che in un anno la merce compie un ciclo completo dall’entrata in farmacia all’uscita. La sua analisi è di fondamentale importanza per comprendere molti aspetti economici e finanziari.

Ottimizzazione logistica della farmacia

Infatti, per un’ottimizzazione logistica della farmacia, con riflessi sulle vendite, sui prodotti scaduti e sui pagamenti, suggerisco sempre di riflettere sui seguenti punti di domanda, a maggior ragione quando analizziamo prodotti con un basso indice di rotazione:

  1. Quando acquisti, consulti sempre le tue statistiche di vendita e l’indice di rotazione?
  2. Il tuo personale è coinvolto nelle decisioni d’acquisto?
  3. Acquisti prevalentemente sulla base di quanto fatto lo scorso anno/stagione o gestisci un budget?
  4. Acquisti osservando esclusivamente lo “sconto” applicato dal fornitore?
  5. Sai valutare l’impatto finanziario degli omaggi?
  6. Valuti con attenzione la tempistica dei pagamenti?
  7. Conosci il prezzo effettivo unitario a cui hai acquistato il prodotto?

Benefici e problemi dell’indice di rotazione delle scorte

I benefici connessi a valori elevati dell’indice di rotazione sono così sintetizzabili:
a) ridotto capitale utilizzato;
b) offerta di un più ampio assortimento, a parità di capitale investito;
c) riduzione degli spazi di magazzino;
d) riduzione dei costi di immagazzinaggio.

Mentre i problemi che si rilevano, sempre con indici molto alti, sono i seguenti:
a) maggiore lavoro amministrativo e di messa in ordine;
b) rischio di rottura di stock e perdita di vendite e/o di clienti;
c) minori sconti sulle ridotte quantità acquistate.

Nell’ipotesi in cui si riscontrano bassi indici di rotazione, viceversa, le cause possono ritrovarsi tra queste:
a) troppe marche per categoria merceologica o troppi formati per prodotto o varietà a prezzi diversi;
b) si acquistano prodotti non sapendo esattamente che cosa la clientela vada cercando;
c) il personale di vendita non conosce bene l’assortimento del magazzino;
d) acquisti eccessivi;
e) presenza di merce scaduta, che deteriora l’indice di rotazione delle scorte.

Insomma, la rotazione del magazzino è la spia diagnostica di numerosi aspetti organizzativi. Non da ultimo, ti sei accorto che è cambiato il ruolo del magazziniere in farmacia? Oggi dev’essere sempre più capace nell’utilizzo del gestionale per informare il banco di quei prodotti con un indice di rotazione piuttosto basso.


Visita il sito di Giuseppe Salvato www.nuovidea.it

CORRELATI