Rapporto OsMed: Italia indietro nel mercato degli equivalenti rispetto agli altri Paesi europei
Secondo il rapporto nazionale 2022 “L’uso dei farmaci in Italia” realizzato dall’OsMed per Aifa, la spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata nel 2022 pari a 34,1 miliardi di euro, in aumento del 6,0% rispetto al 2021.
Nel 2022 la spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è stata pari a 22,5 miliardi di euro con un aumento del 6,5% rispetto all’anno precedente. La spesa territoriale pubblica, comprensiva della spesa dei farmaci di classe A erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta e per conto, è stata di 12,5 miliardi di euro, registrando un trend in aumento (+5,7%), determinato prevalentemente dall’incremento della spesa dei farmaci di classe A erogati in distribuzione diretta (+15,4%) e dei farmaci di classe A erogati in distribuzione per conto (+11,5%).
Il rapporto evidenzia ancora una bassa incidenza della spesa per i farmaci equivalenti rispetto agli altri Paesi europei, mentre è al 1° posto nell’incidenza della spesa (76,4%) e del consumo (66,1%) di farmaci biosimilari rispetto ad una media europea del 60,2% per la spesa e del 33,2% per i consumi.
“L’italia – si legge nel report – è terz’ultima nel confronto con Austria, Belgio, Germania, Gran Bretagna, Francia, Polonia, Portogallo Svezia e Spagna sia dal punto di vista della spesa che dei consumi. In particolare l’incidenza della spesa per gli equivalenti si attesa al 43,4% a fronte di percentuale media di spesa territoriale per i farmaci equivalenti nei Paesi analizzati del 47,6% (media Ue: 48,3%) ed oscilla tra il 34,7% del Belgio e il 68,6% della Polonia. La percentuale dei consumi oscilla invece tra il 50,6% del Belgio e l’81,8% della Gran Bretagna, e si attesta in Italia al 54,9%”.
Nel 2022 i farmaci a brevetto scaduto hanno costituito il 71,6% della spesa e l’86,2% dei consumi in regime di assistenza convenzionata di classe A. La quota percentuale dei farmaci equivalenti, ad esclusione di quelli che hanno goduto di copertura brevettuale, ha rappresentato il 21,9% della spesa e il 30,3% dei consumi.