Recupero dei farmaci ancora validi per contenere la spesa farmaceutica
Secondo la Legge Finanziaria del 2008, i medicinali in corso di validità, integri e correttamente conservati, possono essere consegnati ad organizzazioni senza fini di lucro riconosciute con finalità umanitarie o di assistenza sanitaria. Nella stessa direzione va anche la Legge 166/2016, che stabilisce le disposizioni per ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti farmaceutici ed idonei sistemi di raccolta per i medicinali inutilizzati o scaduti. Il recupero dei farmaci inutilizzati e ancora validi contribuisce a far risparmiare gli enti pubblici e a contenere la spesa farmaceutica, per questo motivo diversi schieramenti politici hanno firmato nel tempo alcune proposte di legge. In Abruzzo, la proposta del consigliere regionale M5S, Sara Marcozzi, mira ad abbattere proprio questi sprechi prevedendo la possibilità per il cittadino di donare i medicinali acquistati e non utilizzati, contribuendo a far risparmiare la Regione e, allo stesso tempo, istituendo una filiera socio assistenziale che tuteli la salute degli abruzzesi e protegga l’ambiente dai rifiuti medicinali. Senza contare l’ulteriore effetto positivo di contrasto alla corruzione e prevenzione dal racket del mercato nero di farmaci e medicinali. “Tutti noi cittadini – afferma Sara Marcozzi – ci troviamo spesso in possesso di farmaci inutilizzati, questa eventualità può presentarsi in tutti i casi in cui il medico curante ha ritenuto necessario variare una terapia già prescritta a causa dell’inefficacia di quella somministrata oppure per il sopraggiungere di effetti collaterali intervenuti a danno del paziente, fino ad arrivare ai casi di ricovero o decesso dello stesso. Questi farmaci finiscono generalmente nell’immondizia provocando danni ambientali e dando origine ad uno sperpero che invece può essere contrastato”. “Questi sono i tagli di cui la sanità ha bisogno – conclude Marcozzi -. In attesa dell’approvazione di una legge nazionale sull’utilizzo e la vendita dei farmaci monodose, che abbatterebbe i 2 miliardi di sprechi, riteniamo che questo progetto di legge rappresenti il primo e non più rinviabile passo avanti per la nostra regione in termini di tutela della salute e dell’ambiente, contenimento della spesa e civiltà. Pertanto ci auguriamo che venga approvato il prima possibile”.