Regione Puglia. Approvate nuove misure per il contenimento della spesa farmaceutica
La Giunta regionale pugliese ha approvato nuove misure per il contenimento per la spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata, per il contenimento della spesa per i dispositivi medici e per l’acquisto diretto di farmaci e dei gas medicali, con la determinazione della spesa per singola azienda sanitaria.
“Si tratta- spiega l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, di provvedimenti indispensabili e da attuare con urgenza ed in maniera tassativa per poter ridurre nel 2023 tre consistenti aggregati di spesa. Auspichiamo tuttavia che per quanto di sua competenza il Governo Nazionale provveda ad integrare il fondo sanitario nazionale così come chiesto da tutte le Regioni, per coprire le maggiori spese sostenute dalle Regioni e rimborsare così le spese sostenute per il covid e prevedendo finanziamenti specifici per l’incremento dei costi energetici, dei contratti di lavoro e dell’inflazione”.
Le misure di contenimento sono state sottoposte alla valutazione del Tavolo interministeriale congiunto per la verifica degli adempimenti LEA e del Piano Operativo e risultano tutte approvate da parte dei Ministeri affiancati oltre che dall’Aifa con emissione di parere positivo.
Per quanto riguarda la spesa farmaceutica convenzionata, i dati provvisori per l’anno 2022 evidenziano il mancato rispetto del relativo Tetto stabilito a livello regionale, con uno sforamento pari a circa 7,3 milioni di euro.
La giunta ha quindi stabilito per l’anno 2023 gli obiettivi di budget per singola ASL finalizzati a determinare, oltre al rispetto del tetto di spesa assegnato alla singola Azienda SSR, anche una riduzione ulteriore di spesa, complessivamente pari a 47,5 milioni di euro su scala regionale sotto il tetto, ripartita sulla base della popolazione delle singole ASL.
La Giunta ha dato mandato ai Direttori Generali delle Aziende pubbliche del SSR di porre in essere le azioni per il potenziamento delle attività di controllo nei confronti dei medici prescrittori che non rispettino le linee guida regionali ed aziendali in materia di appropriatezza prescrittiva di farmaci, determinando un utilizzo inappropriato delle risorse pubbliche ed il superamento dei tetti di spesa previsti dalla normativa vigente, con particolare riferimento alle categorie terapeutiche oggetto dei provvedimenti regionali di contenimento sulla spesa farmaceutica.